Sant’Agata dei Goti, arrestato l’ex sindaco indagato per tentata concussione

Il segretario del Pd sannita è accusato di aver tentato di indirizzare (quando era sindaco) un appalto per la riscossione dei tributi verso una società a lui indirettamente riconducibile

L’ex sindaco di Sant’Agata dei Goti, Carmine Valentino, segretario provinciale del Pd di Benevento e attualmente consigliere comunale di opposizione è stato arrestato questa mattina per ordine del Gip di Benevento al termine delle indagini coordinate dalla Procura guidata da Aldo Policastro. È accusato di concussione, turbata libertà degli incanti e rivelazione e utilizzazione di segreto di ufficio, ipotesi di reato risalenti al periodo in cui era sindaco. Valentino è stato ristretto ai domiciliari. La Squadra Mobile della Questura di Benevento ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura.

Procura della Repubblica di Benevento

L’INDAGINE. L’attività investigativa riguarda una procedura pubblica indetta dal Comune di Sant’Agata de’ Goti, finalizzata ad affidare in concessione le attività di supporto alla gestione e riscossione ordinaria delle entrate tributarie, nonché l’accertamento e la riscossione coattiva di imposte comunali ed altre entrate patrimoniali. Secondo gli inquirenti, avrebbe tentato di costringere uno dei membri della commissione giudicatrice di tale procedura (che rivestiva altresì l’incarico di segretario comunale pro tempore del comune) ad assegnare un punteggio maggiore – e comunque tale da garantire il punteggio complessivo più alto – all’offerta tecnica di una delle società partecipanti, società a cui il sindaco era indirettamente collegato mediante altra impresa svolgente la medesima attività di riscossione di tributi locali e riconducibile ad un soggetto legato da vincoli di affinità con l’indagato si legge in una nota della Procura. L’indagine è stata svolta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile di Benevento, coordinata da magistrati della Procura, attraverso l’escussione di persone informate sui fatti, l’acquisizione di documentazione e attività tecniche.

LE PRESUNTE PRESSIONI. In particolare l’indagato, secondo quanto riferisce la Procura, qualche giorno prima della prima seduta della commissione giudicatrice, avrebbe avvicinato il commissario, consegnando tre fogli su cui erano indicate le caratteristiche dell’impresa che avrebbe dovuto aggiudicarsi la procedura, intimando in maniera diretta e perentoria di assegnare alla suddetta società partecipante il punteggio più alto per l’offerta tecnica, segnalando che l’offerta economica era stata la meno vantaggiosa: tutto ciò a fronte della prospettazione implicita di un male ingiusto consistente nella possibile revoca ex art. 100 TUEL dall’incarico di segretario comunale e comunque della revoca dei ruoli in quel momento ricoperti nell’organizzazione amministrativa, con conseguente perdita delle relative indennità economiche spettanti.

LA DENUNCIA. Il rifiuto opposto dalla persona offesa e le proprie dimissioni come membro della commissione giudicatrice con l’annullamento della procedura, adducendo formalmente vizi procedurali, avrebbero però vanificato il tentativo. Dopo la successiva denuncia dei fatti, sono iniziate attività di intercettazione telefonica e di acquisizione documentale che a parere dell’accusa e del gip, in questa fase, «fornivascono riscontro alle dichiarazioni rese». Il GIP presso il Tribunale di Benevento, «nel condividere parte delle contestazioni provvisorie, ha ritenuto che le esigenze cautelari di reiterazione dei reati sopra indicati  fossero ancora attuali, atteso che l’indagato – successivamente ai fatti commessi tra il 2017 e il 2018, e nonostante l’impossibilità di ricandidarsi quale primo cittadino – ha concretamente diretto anche nel 2019 e 2020 l’organizzazione amministrativa dell’ente, tentando di orientare le scelte più importanti e di gestire possibili e futuri appalti pubblici di ingente importo».

 

 

 

 

 

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