Aria pulita dai computer del futuro, sfida europea del Centro Diagnostico Baronia

«TUTELA AMBIENTALE CON L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA» Il Cdb di Frigento ha presentato alla presidenza del Consiglio Europeo (nell’ambito della partecipazione all’IPCEI on Next Generation Cloud Infrastructure and Services) il progetto 'Nosmog' per ridurre consumi energetici e inquinamento dei server connessi alla rete web in vari settori, dall'edilizia alle telecomunicazioni

Abbattere i consumi energetici dei server informatici, contribuendo ad avere aria pulita dai computer del futuro. Questo è l’obiettivo del progetto ‘NOSMOG‘, presentato dal Centro Diagnostico Baronia di Frigento nello scorso mese di luglio alla presidenza del Consiglio Europeo, nell’ambito della partecipazione all’IPCEI on Next Generation Cloud Infrastructure and ServicesMesso a punto dopo lunghi anni di attività di ricerca interna, il ‘NOSMOG’ rientra tra gli ‘Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo’ per l’innovazione radicale e di grande rilevanza tecnologica e produttiva. Il Cdb di Frigento, azienda italiana specializzata in impianti di biofiltrazione e relative attività di ricarica, è un centro che opera ad ampio spettro. Fondato nel 2005 dal ricercatore e imprenditore Renato Ciampa, il Centro Diagnostico Baronia ha l’obiettivo di realizzare innovazioni tecnologiche pensate per migliorare il rapporto tra contesto urbano e produttivo con l’ambiente, a beneficio della salute dell’uomo e dell’ecosistema.

Aria pulita con la luce, sfida europea del Centro Diagnostico Baronia. Nella foto: i ricercatori del Cdb

LO SCENARIO. Il progetto ‘Nosmog’ si propone come la soluzione per ridurre consumi energetici e inquinamento dei server connessi alla rete web in vari settori industriali, dall’edilizia alle telecomunicazioni. La diffusione esponenziale di computer, dispositivi elettronici e infrastrutture digitali nel mondo sta comportando emissioni globali di Co2, che contribuiscono con un crescente impatto ecologico al riscaldamento globale e al depauperamento delle risorse limitate del pianeta. C’è già oggi l’esigenza di fronteggiare questa fonte di inquinamento, rendendo sostenibile il processo di implementazione digitale della società globale nei prossimi anni e decenni, ottenendo aria pulita dai computer del futuro, in luogo di Co2. Per questo, il Centro Diagnostico Baronia è stato invitato a presentare il progetto ‘NOSMOG’ lo scorso 22 luglio 2021, nel corso dell’evento europeo ‘IPCEI-CIS Webinar on the upcoming EU matchmaking process’.

IL PROGETTO ‘NOSMOG’. L’obiettivo finale del progetto NOSMOG è di implementare una rivoluzionaria rete di computer fotonici, basati sul fenomeno fisico della propagazione della luce nei cosiddetti vortici ottici (OAM), integrati con il sistema di telecomunicazione informatizzato in modo da ampliare la banda di trasmissione e ridurre i consumi energetici dei server connessi alla rete web, realizzando maggiore potenza e sicurezza di comunicazione, risparmio ed efficienza energetica, in un quadro evoluto di economia circolare. Riducendo l’impatto ambientale della infrastruttura informatica, il progetto NOSMOG ne consente una implementazione sostenibile che possa continuare la sua espansione senza compromettere la vita del pianeta.


Aria pulita dai computer del futuro, sfida europea del Centro Diagnostico Baronia con il progetto ‘NOSMOG’: lo schema

LO SVILUPPO. Secondo i ricercatori del Centro Diagnostico Baronia, la realizzazione di questa innovazione un domani potrà interessare vastcampi di applicazioni industriali in svariati settori, come ad esempio hardware, software, telecomunicazioni, green energy ed edilizia intelligente per le città e le industrie del futuroIl campo di applicazione del progetto ‘Nosmog’ è industriale nel contesto urbano e ambientale. «Il progetto mira a creare un’infrastruttura estremamente innovativa in grado di implementare il cloud edge con elementi digitali di frontiera assistiti da una rivoluzionaria biotecnologia di mitigazione dell’inquinamento atmosferico in grado di rendere sostenibili i servizi cloud nel contesto di un’economia circolare stabile e competitiva a livello globale», annunciano i ricercatori del Cdb di Frigento.

Il Centro Diagnostico Baronia s.r.l. di Frigento (Avellino)

IL PROFILO AZIENDALE. Il Centro Diagnostico Baronia s.r.l. di Frigento (Avellino) è una azienda costituita nel 2005, specializzata in impianti di biofiltrazione e relative attività di ricarica. Operando come una Benefit Company, la sua missione è la ricerca per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie in diversi campi, con l’obiettivo di conseguire con l’innovazione la sostenibilità ambientale, contribuendo a migliorare il benessere sociale ed economico della comunità in armonia con il contesto ecologico naturale. Per questa finalità, operano cinque diverse divisioni all’interno del Centro Diagnostico Baronia: Ricerca (R&S); ICT; Gestione Ambientale; Bioprodotti (forniture per biofiltrazione, biocarburanti, biolubrificanti, ammendanti, bioforniture per pacciamatura e bioerbicidi); Produzione e Manutenzione Impianti Industriali (sistemi di biofiltrazione per la riduzione delle emissioni in atmosfera e impianti di cogenerazione alimentati a biomasse).

La sede del Ministero dello Sviluppo Economico

IL FONDO IPCEI. Il Fondo IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo) è lo strumento agevolativo che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione di obiettivi di innovazione radicale e di grande rilevanza tecnologica e produttiva. A questo scopo guarda a iniziative di collaborazione industriale su larga scala, che riuniscono conoscenze, competenze, risorse finanziarie e attori economici di tutta l’Unione Europea. Lo scenario auspicato è quello di uno «sforzo condiviso del settore privato e del settore pubblico degli Stati membri per dispiegare interventi di comune interesse nell’ambito delle catene del valore strategiche per l’industria europea». I progetti affrontano fallimenti sistemici o del mercato e sfide comuni per la crescita sostenibile e per la competitività dell’economia nazionale ed europea, a fronte dei quali è richiesta una partecipazione significativa delle autorità pubbliche per promuovere le iniziative, sostenere finanziariamente l’esecuzione e il raggiungimento degli obiettivi delle stesse, e aumentare le ricadute industriali e tecnologiche sul sistema produttivo. Il Fondo IPCEI è istituito dall’articolo 1, comma 203, della legge n. 145/2018, come integrato e modificato dall’articolo 1, comma 232, della legge n. 160/2019.


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