Green pass obbligatorio per bar e ristoranti dal 6 agosto. Il decreto

FASCIA DI RISCHIO REGIONALE: NUOVI PARAMETRI PER I COLORI: CONTANO I RICOVERI. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del decreto "Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche". Certificazione verde necessaria dai 12 anni in su per accedere ai luoghi pubblici al chiuso. Trasporti per ora esentati: le regole

Un Green pass obbligatorio per accomodarsi al tavolo nei bar e nei ristoranti al chiuso, ma anche per accedere nelle palestre, nei teatri o per andare allo stadio e ai concerti. L’obbligo scatterà dal 6 agosto e riguarderà tutti, dai 12 anni in su. Per avere il Green pass obbligatorio sarà sufficiente aver ricevuto la prima dose di vaccino (ma decadrà se non si farà il richiamo), essere guariti o avere un tampone negativo. Il Governo ha stabilito un nuovo metodo per contenere il virus, senza tornare alle chiusure. In serata ieri è stato approvato il Decreto legge ‘Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche’.

Il Consiglio dei Ministri riunito dal Presidente Mario Draghi

La strategia di contenimento mira ad accelerare l’immunizzazione, a salvaguardare le attività economiche e il lavoro, ma anche a proteggere chi decide di non vaccinarsi. Draghi lo ha spiegato nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta tv: «Il Green pass è una condizione per tenere aperte le attività economiche. Senza vaccinazione si dovrebbe chiudere tutto, di nuovo». Il decreto del Governo, in pubblicazione nelle prossime ore, modifica i parametri di attribuzione delle fasce di rischio epidemiologico alle regioni. L’obiettivo è contenere il contagio (che in Italia nelle ultime 24 ore ha prodotto 5.057 casi e 15 morti per effetto della variante Delta), senza imporre restrizioni generalizzate. In questo quadro, il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri sono convinti che solo la vaccinazione di massa offra una difesa efficace contro l’escalation del virus, senza ricorrere a chiusure e restrizioni.


Le regole

DAL 6 AGOSTO IL GREEN PASS È OBBLIGATORIO PER ALCUNE ATTIVITÀ. L’ELENCO. Dal 6 agosto la zona bianca in Campania prosegue solo per chi è in possesso del Green pass: certificazioni verdi Covid-19 comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi) oppure effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore). Il Green pass sarà richiesto per poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dall’6 agosto prossimo: Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso; Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; Sagre e fiere, convegni e congressi; Centri termali, parchi tematici e di divertimento; Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione; Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; Concorsi pubblici.

VIOLAZIONE DEL GREEN PASS OBBLIGATORIO, SANZIONI DA 400 A 1.000 EURO PER UTENTE ED ESERCENTE. I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

GREEN PASS NON ANCORA OBBLIGATORIO NEI TRASPORTI. Il decreto del Governo non impone il Green pass per salire sui mezzi pubblici di trasporto (bus, treni, aerei, traghetti, ecc.). Il problema è comunque sul tappeto. La materia sarà regolamentata con una norma specifica.


LE FASCE DI RISCHIO

SCATTA LA FASCIA GIALLA CON IL 10% DI POSTI LETTO OCCUPATI IN TERAPIA INTENSIVA E IL 15% NELL’AREA MEDICA: I NUOVI PARAMETRI DEI COLORI Cambiano anche i parametri per il cambio di colore. Attualmente si passa in fascia gialla con 50 casi ogni 100mila abitanti. Dal 23 luglio si valuterà anche l’incidenza della ospedalizzazione. Per passare in zona gialla la regione dovrà avere il 10% dei posti occupati in terapia intensiva o il 15% in area medica (nei reparti Covd). Per l’arancione occorrerà il 20% dei posti occupati in terapia intensiva o il 30% dell’area medica. Infine, per la rossa, la soglia è del 30% in terapia intensiva o il 40% nell’area medica.


La certificazione

GREEN PASS IN VIGORE: LE PRINCIPALI REGOLE.  Il green pass o certificazione verde è in vigore sul territorio nazionale e potrà essere utilizzato nell’ambito dell’Unione Europea e fuori dal Continente. Può riceverla: la persona che è stata vaccinata (con almeno una dose) contro il COVID-19 o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico o è guarita. Si può visualizzare, scaricare e stampare la certificazione sul sito dedicato www.dgc.gov.it; sul sito del Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale; sull’App Immuni; sull’App IO. Nel caso di un ritardo nella trasmissione dei dati, fino al 12 agosto è possibile sostituirlo con il certificato vaccinale rilasciato in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie che svolgono i test ovvero dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta. Si possono richiedere informazioni all’indirizzo di posta elettronica [email protected]  oppure al numero verde 800 91 24 91. Per richiedere il codice si può scrivere all’indirizzo [email protected].

FINO AL 31 DICEMBRE 2021 STATO D’EMERGENZA PER LA PANDEMIA DA COVID-19. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la nota del Ministro della salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, ha deliberato la proroga, fino al 31 dicembre 2021, dello stato d’emergenza.


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