Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Avellino ha valutato la misura cautelare di interdizione per Emilio De Vizia, sospeso dall’esercizio delle attività imprenditoriali per un periodo di 12 mesi, nell’ambito di una inchiesta della Procura di Benevento. La riunione era stata convocata d’urgenza da Emilio De Vizia nella mattinata odierna «per informare i colleghi di alcune vicende giudiziarie che lo hanno interessato nella giornata di ieri», si legge in una nota diffusa dalla Associazione.
«Il Presidente De Vizia, pur consapevole della correttezza delle sue azioni, al fine di salvaguardare i valori etici dell’Associazione e del sistema confederale ha comunicato la decisione di autosospendersi temporaneamente dall’incarico, in attesa dell’esito delle azioni intraprese a sua difesa». Nel frattempo, i Consiglieri «all’unanimità hanno confermato piena fiducia e sostegno al Presidente De Vizia, invitandolo a continuare il prezioso lavoro svolto fino ad ora in favore delle aziende, della comunità e del territorio, fiduciosi nell’operato della Magistratura e riservandosi di effettuare tutte le verifiche statutarie e regolamentari».
L’INDAGINE. De Vizia è indagato con altre 8 persone dalla Procura di Benevento, nell’ambito di una inchiesta sui lavori di bonifica di una discarica a Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, realizzati dalla De Vizia Transfer nel 2016. Emilio De Vizia respinge ogni addebito, perché al momento dei fatti contestati non ricopriva alcuna carica. I legali di Emilio De Vizia chiedono la revoca dell’interdizione e attendono il pronunciamento del Tribunale della Libertà.
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