Capitale Italiana del Libro 2021, Ariano Irpino è in corsa

La città è stata ammessa dal Ministero della Cultura alla selezione finale. La nota del Comune: il Ministero ha «valutato ottimo il progetto esposto dalla Biblioteca Comunale P.S. Mancini». Gli obiettivi del conferimento

Ariano Irpino è in corsa per diventare la capitale Italiana del Libro 2021. Il Comune lo annuncia attraverso una nota, riferendo che «il Ministero della Cultura (Mibact) ha appena fatto sapere di aver promosso la candidatura del Comune di Ariano Irpino alla fase finale», si legge nel comunicato. La legge 13 febbraio 2020, n. 15, prevede l’assegnazione annuale a una città italiana, da parte del Consiglio dei ministri, del titolo di “Capitale italiana del libro”.

Ariano Irpino

Nel merito, il Ministero ha «valutato ottimo il progetto esposto dalla Biblioteca Comunale P.S. Mancini» illustrato «in diretta streaming alla presenza dell’Assessore alla Cultura Michela Cardinale e della direttrice della Biblioteca Chiara Lo Conte». A questo punto, l’Amministrazione comunica con soddisfazione che «non è ancora finita la partita per la definizione di Capitale italiana del libro 2021». Attualmente in carica è la Città di Chiari, in provincia di Mantova, proclamata a fine 2020. Restano in partita solo altre due città italiane oltre ad Ariano Irpino: Mantova e Caltanissetta. La prossima settimana la Commissione Ministeriale di esperti comunicherà il nome della Città vincitrice, ma in attesa del responso, il Comune ritiene che «per Ariano è già un successo» l’apprezzamento manifestato per il suo progetto. «La candidatura della città arianese era arrivata lo scorso 14 ottobre, dopo che il Senato aveva dato il via libera alla legge che prevede di assegnare annualmente a una città italiana il titolo di Capitale italiana del libro».

LA GIURIA. Sono Romano Montroni (presidente), Valentina Alferj, Angelo Piero Cappello, Fulvia Amelia Toscano e Gerardo Casale (che ha sostituito Marcello Veneziani, con decreto ministeriale del primo aprile) i componenti della Giuria per il conferimento del titolo di “Capitale Italiana del Libro” 2021.

GLI OBIETTIVI. Viene riconosciuta Capitale Italiana del Libro la città ritenuta in grado di conseguire gli obiettivi principali stabiliti dal Ministero. Li ricorda il Centro per il libro e la lettura (istituito con DPR n. 233/2007 e regolamentato dal DPR n. 34/2010), Istituto autonomo del Ministero della Cultura che dipende dalla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore, offrendo un contributo fattivo alla diffusione del libro e della lettura nella società civile. Gli obiettivi sono «il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il contrasto della povertà educativa, in considerazione delle esigenze della comunità locale di riferimento»; «il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica«; «l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e di altre categorie a rischio di esclusione sociale e dalle innovazioni tecnologiche, quali gli anziani e i disabili»; «la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi»; «il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale, anche con riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU«; »diffondere l’abitudine alla lettura e favorire l’aumento del numero dei lettori, valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura nel quadro delle pratiche di consumo culturale«; »promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, incentivandone la diffusione e la fruizione«; «valorizzare le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da soggetti pubblici e privati, rafforzandone la collaborazione; i) valorizzare la diversità della produzione editoriale»; «promuovere la dimensione interculturale e plurilingue della lettura nelle istituzioni scolastiche e nelle biblioteche».


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