Anniversario della Liberazione ad Avellino: «Radice del nostro futuro»

Il Prefetto di Avellino, Paola Spena, insieme al Sindaco, ha deposto una corona presso il Monumento ai Caduti di Piazza Matteotti del Capoluogo, alla presenza delle massime autorità civili e militari

Le istituzioni hanno celebrato l’anniversario della Liberazione ad Avellino, prendendo parte alla tradizionale manifestazione in piazza Matteotti. Il Prefetto di Avellino, Paola Spena, insieme al Sindaco, ha deposto una corona presso il Monumento ai Caduti di Piazza Matteotti del Capoluogo, alla presenza delle massime autorità civili e militari, presente anche una delegazione dei Vigili del Fuoco di Avellino con in testa il Comandante Ing. Mario Bellizzi. Il Prefetto di Avellino ha diffuso una dichiarazione, ricordando che «questo anniversario cade in una fase complessa per il nostro Paese, impegnato ad affrontare le ricadute sanitarie, economiche e sociali della pandemia». Di seguito il suo intervento e alcune immagini realizzate dalla Prefettura di Avellino e dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino.

Anniversario della Liberazione ad Avellino (Foto della Prefettura di Avellino)

Senza memoria arretra la speranza

Dichiarazione del Prefetto di Avellino Paola Spena

Anniversario della Liberazione ad Avellino. L’omaggio del Prefetto Paola Spena davanti al Monumento ai Caduti (Foto della Prefettura di Avellino)

Il 25 aprile è una data simbolo che, da 76 anni, ricorda la Liberazione dell’Italia dalla feroce occupazione nazi-fascista e rappresenta un momento di riflessione e di Festa nazionale, in cui si riaffermano quei valori di democrazia e unità sanciti della nostra Costituzione. In ossequio alle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, la celebrazione di questo anniversario e il ricordo di quanti hanno sacrificato la loro vita per garantirci un futuro di libertà, verrà affidato al momento della deposizione della corona presso i monumenti ai caduti o in altri luoghi simbolo del territorio. E’ un momento importante perché senza memoria arretra la speranza, e si inaridisce ogni prospettiva di futuro e allora ricordiamo, anche, che da questa Città, alla fine del ’43, partì una colonna di volontari antifascisti che costituirono il primo gruppo motorizzato per “l’epica azione di Montelungo” a fianco delle truppe alleate, come rammenta una lapide posta proprio sulla facciata del Palazzo che ospita la Prefettura. Quest’anniversario cade in una fase complessa per il nostro Paese, impegnato ad affrontare le ricadute sanitarie, economiche e sociali della pandemia. E allora ricordiamo anche che le generazioni del dopoguerra riemersero dalle macerie materiali e sociali, mettendo in campo uno sforzo collettivo ed un impegno entusiasta per conquistare a sé stessi e al Paese un futuro fondato sui valori della democrazia, dell’antifascismo e della solidarietà. E’ un esempio a cui dobbiamo ispirarci pure oggi, condividendo un percorso di resilienza, liberazione e ripresa, che deve poter contare sul contributo responsabile e solidale di tutti.



I Carabinieri ricordano il «tributo di sangue pagato dall’Arma»

Calendario Storico e Agenda 2021 dell’Arma dei Carabinieri. La copertina

I Carabinieri celebrano la Liberazione nel giorno del 25 aprile con solennità e sobrietà, tra la gente. In questa occasione ogni anno le istituzioni italiane repubblicane ricordano «il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo Italiano di Liberazione», come ha detto il Capo dello Stato. Doveroso non dimenticare il tributo di sangue pagato dall’Arma, segnatamente dall’Armistizio dell’8 settembre 1943. Sul sito istituzionale dei Carabinieri sono riportate le vicende e citati alcuni episodi di quella pagina decisiva della storia nazionale (leggi: il link al sito istituzionale). Oltre ai fatti salienti, viene riportato il bilancio dei caduti e dei feriti, riconosciuti dalla Nazione. «Ultimata l’epica stagione della Resistenza, venne il momento di fare l’appello. Dalle file dell’Arma non risposero 2.735 militari, caduti in soli venti mesi di lotta partigiana; 6.521 risultarono i feriti», si legge sul sito istituzionale dell’Arma. «Un così alto tributo di sangue ha avuto numerosi riconoscimenti. Innanzitutto alla Bandiera dell’ArmaMedaglia d’Oro al Valor Militare. Riconoscimenti ad ufficiali, sottufficiali, appuntati e carabinieri: 2 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; 32 Medaglie d’Oro al Valor Militare; 122 Medaglie d’Argento al Valor Militare; 208 Medaglie di Bronzo al Valor Militare; 354 Croci di Guerra al Valor Militare. Di seguito, un breve stralcio di quanto riportato dall’Arma sul suo sito a proposito del ruolo avuto dai Carabinieri nei 20 mesi passati alla storia come Resistenza.

I Carabinieri celebrano la Liberazione. Il Comando provinciale di Avellino ha diffuso l’immagine riportata su poster e cartoline realizzati in occasione dell’anniversario del 76esimo Anniversario

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