Il Tar chiude i ristoranti a Capri e Anacapri. Accolto il ricorso della Regione

Sospese le ordinanze con le quali i Comuni avevano adottato disposizioni difformi rispetto a quelle dell'ordinanza regionale n.98 del 18 dicembre

Il Tar chiude i ristoranti a Capri e Anacapri. Con due decreti il Tribunale Amministrativo della Campania ha accolto i ricorsi promossi dall’Avvocatura Regionale, sospendendo le ordinanze de Comuni.

Capri

I Sindaci avevano adottato disposizioni difformi rispetto a quelle  disposte con  Ordinanza regionale  n.98 del 18 dicembre scorso, disponendo l’applicazione nei territori di competenza delle norme stabilite fascia gialla, in linea con quanto previsto dal ministero della Salute, contro la stretta contenuta nella ordinanza regionale del 19 dicembre 2020. I ristoranti erano stati autorizzati dai Sindaci a restare aperti con servizio ai tavoli fino alle ore 18. Alla base della decisione, le garanzie di sicurezza dell’isola, anche alla luce dei controlli agli imbarchi. Il Tar ora chiude i ristoranti a Capri e Anacapri, sospendendo l’efficacia di tali ordinanze e ripristinando le disposizioni imposte dalla ordinanza regionale.

RISTORI PER LA FILIERA DI BAR E RISTORANTI: STANZIATI 645 MILIONI DAL GOVERNO. Gli operatori della ristorazione stanno protestando da giorni contro la decisione di sospendere gli effetti e i benefici della Zona gialla in Campania. Ritengono di essere stati penalizzati da una decisione non adeguatamente accompagnata da misure compensative a livello finanziario, a prescindere dai provvedimenti stabiliti dal Governo. Il Decreto-legge 18 dicembre 2020 , n. 172 prevede lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare al ristoro immediato delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che vedranno un calo del fatturato a causa delle misure disposte a tutela della salute. Tali attività riceveranno un contributo pari a quello già ottenuto in seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). Nel frattempo, la Regione Campania ha convocato domenica scorsa i rappresentanti delle Camere di Commercio per «avviare da subito le attività finalizzate al riconoscimento dei ristori per le spese di approvvigionamento sostenute in vista della riapertura delle attività, inibita per effetto dell’Ordinanza n.98 del 19 dicembre 2020, nonché per l’istruttoria relativa ai ristori statali per le misure restrittive precedentemente disposte dai vari provvedimenti adottati dal Governo e dalla Regione».


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