Cervelli in fuga da Napoli recuperati con una donazione anonima. La storia al Policlinico Vanvitelli

Una favola a lieto fine diventata realtà raccontata dall'Azienda Ospedaliera Universitaria a pochi giorni dal Natale

Erano i classici cervelli in fuga da Napoli e dall’Italia i due medici che una donazione anonima ha trattenuto ormai quattro anni fa. «Con l’approssimarsi delle feste Natalizie, arrivano anche le favole. Quelle a lieto fine», si legge in una nota con cui l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” ha deciso di raccontarne una. «I protagonisti sono tre: una anonima benefattrice e due nefrologi (tutti di Napoli) considerati i classici cervelli in fuga», appunto. «Grazie alla donazione sono state istituite due Borse (300mila euro) nell’UOC di Nefrologia del Policlinico alle quali hanno partecipato i due professionisti rientrati dall’America e dalla Francia», si legge. Oggi, «a distanza di 4 anni sono Ricercatore e Professore e lavorano nella Clinica Nefrologica cercando di onorare, ogni giorno, quella donazione che gli ha cambiato la vita. La donna, che ad oggi resta nel mistero, sembra abbia vissuto vicissitudini con la figlia, forse con problemi renali, risolte dal Policlinico Vanvitelli. Da lì, la donazione, che ha recuperato due cervelli in fuga da Napoli e dall’Italia. Ecco le video interviste dei due medici, Miriam Zacchia e Francesco Trepiccione.


LINK | Le video interviste dei due medici, Miriam Zacchia e Francesco Trepiccione

Azienda Ospedaliera Universitaria “Vanvitelli”

LEGGI ANCHE:

Il Policlinico Vanvitelli riconverte per il Covid altri 16 posti letto. Il totale sale a 66

La Campania è zona arancione fino al 20 dicembre. Le regole

In Campania i positivi al Covid-19 sono 647: nuovo contagio in calo ai livelli di metà ottobre. Ma ci sono 50 morti

ARTICOLI CORRELATI