Sanzionata ad Ariano ditta di biomasse per riscaldamento. Sequestrata area con rifiuti liquidi

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Forestale di Avellino e della Stazione Forestale di Volturara Irpina hanno denunciato il legale rappresentante della società sulla base di diverse contestazioni

Sanzionata ad Ariano ditta di biomasse per riscaldamento e denunciato il titolare sulla base di diverse contestazioni. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Forestale di Avellino e i militari della Stazione Forestale di Volturara Irpina hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria il legale responsabile di una ditta di Ariano Irpino, nell’ambito di una serie di controlli sul regolare commercio di biomasse per riscaldamento, in particolare sansa di oliva e legna da ardere. Una nota dell’Arma riferisce l’esito dell’accesso ispettivo alla società, in particolare nei piazzali attigui ai manufatti adibiti ad attività commerciale, dove si svolgeva la vendita di biomasse e legna da ardere.

Carabinieri del Nucleo Forestale

I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro un lagone realizzato mediante scavo circolare di circa 4 metri di diametro e 1,5 di altezza con all’interno circa 10 metri cubi di rifiuti liquidi di colore nero. I militari hanno contestato l’assenza di idonea canalizzazione al fine di convogliare le acque di prima pioggia all’interno di idoneo corpo recettore. In particolare, si è rilevato che le acque di prima pioggia nonché le acque provenienti dalle residenze del proprietario confluivano all’interno di un lagone in terra, realizzato mediante lo scavo di una fossa nel terreno, privo di alcuna opera di impermealizzazione. I militari hanno, inoltre, elevato la prevista sanzione amministrativa per la mancanza della conservazione per almeno cinque anni dei dati degli acquirenti della legna da ardere. Infine, «da una verifica documentale e visiva dei locali adibiti allo stoccaggio delle biomasse», dove «erano stoccati circa 430.000 chili di biomassa (sansa di oliva e gusci di nocciole)», i Carabinieri hanno contestato che «erano sprovvisti del certificato di prevenzione incendi».

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