«Nel cantiere dei Popolari campani sarà ricostruita la politica», è il messaggio lanciato da Ciriaco De Mita oggi ad Avellino. L’occasione delle prossime elezioni regionali offre lo spunto per una sfida proiettata oltre la scadenza elettorale e i confini regionali. Il punto d’approdo è la (ri)nascita di un Partito Popolare che superi un Pd oggi destinato ad una fine ingloriosa, ha spiegato.
PRESENTATA LA LISTA A SOSTEGNO DI VINCENZO DE LUCA. Presentando la lista e il progetto politico di ‘Fare Democratico – Popolari’ presso l’Hotel de la Ville – Sala Lilla, De Mita ha ribadito le ragioni del suo impegno per una qualificazione della politica, in questa fase storica appiattita su logiche di comunicazione senza contenuti e strategie per la conservazione delle posizioni di potere. Marcate le critiche al “Partito Democratico delle convenienze”, descritto come una barca destinata ad incagliarsi nelle secche. De Mita ha ribadito l’impegno per varare in mare aperto un un nuovo partito, oggi in costruzione nel cantiere dei Popolari campani. Con lui hanno partecipato Giuseppe De Mita e Giosy Romano, oltre ai candidati: Pino Rosato, Anna Nazzaro, Nevicella Mattia, Angelo Antonio Lanza. Ciriaco De Mita ha concluso la articolata conferenza stampa ripartendo dalla lezione di don Sturzo e dal primato del pensiero nel dibattito di una politica che deve tornare ad essere percepita dagli elettori come strumento per la soluzione dei problemi.
IN IRPINIA E CAMPANIA GRANDE POTENZIALE PER IL PARTITO POPOLARE. In questo quadro, De Mita ha difeso il suo proficuo rapporto con il Governatore, ricordando che è e resterà fermo su basi invariabilmente dialettiche, fondate su convergenze mirate a realizzare progetti e interventi per migliorare la condizione sociale sui territori. Ma l’orizzonte della sua visione è più ampio e soprattutto non limitato alla situazione di una sola regione italiana. I temi che lo appassionano sono la libertà individuale, la centralità della persona umana, un disegno nuovo per i territori in grado di rilanciare il concetto stesso di comunità locale, regionale e nazionale. Su questo ha rassicurato tutti, spiegando che nell’attuale Centrosinistra, pur affollato e articolato, non mancano i margini per un dialogo su questi capisaldi. In questa coalizione il compito di Fare Democratico – Popolari sarà stimolare la riflessione e sviluppare un pensiero. De Mita non ha nascosto la difficoltà di portare avanti un progetto nazionale di questa portata partendo da una realtà politica organizzata solo su basi regionali, ma ha motivato la necessità di procedere per questa via rinnovando le sue critiche al Pd. Lo ha paragonato come in continuità con quel Partito Democratico da lui abbandonato all’inizio del 2008 tra mille polemiche. La rinascita del Partito Popolare rappresenta per Ciriaco De Mita la risposta alla crisi di un progetto politico, quello del Pd, ritenuta irreversibile e ingloriosa. Rifare un partito di massa, appunto popolare, non lo spaventa. De Mita ha rivendicato il merito di aver creato classe dirigente e di aver aggregato come nessun altro in provincia di Avellino e in Campania. Per questo nascerà a queste latitudini un partito, che ha l’obiettivo di rinnovare con il ritorno alla politica le istituzioni italiane. Di qui l’appello agli elettori a pensare bene prima di votare.
GIUSEPPE DE MITA: PD-M5S, ACCORDO DI CONVENIENZA. Negli interventi che hanno preceduto quello di De Mita, Giusy Romano ha espresso entusiasmo e determinazione per il progetto di rifondazione popolare messo in atto con la sinergia tra Fare Democratico e il partito erede della tradizione democratico cristiana. Per Giuseppe De Mita, la funzione dei Popolari sarà in Campania come nel Paese dialettica, mirata a mettere ordine tra le idee, favorendo il giusto orientamento alla nave di un Centrosinistra ancora troppo incerto. In questo senso, Giuseppe De Mita non ha esitato a definire una convergenza finalizzata alla conservazione del potere quella tra Pd e Movimento Cinque Stelle.
LEGGI ANCHE:
Elezioni regionali della Campania ad Avellino, ecco le liste. Si ritira Ugo Maggio
ARTICOLI CORRELATI