Medico di base a Torrioni, scontro tra Asl e Comune

Botta e risposta tra l'Azienda Sanitaria e il Comune: ad oggi non è stata rilevata nessuna carenza di Medici di Medicina Generale nell'Ambito 6. Il Comitato di Medicina Generale si riunirà nei prossimi giorni. L'amministrazione: «Si ignora il problema»

L’Asl di Avellino è intervenuta per replicare al Sindaco a proposito delle reiterate richieste di un medico di base a Torrioni con un ambulatorio stabile nel paese. Ma in serata anche il Comune è intervenuto per replicare alle dichiarazioni rese dall’Azienda Sanitaria. Da un lato si nega esista una carenza, dall’altra si contesta la mancanza di conoscenza del problema. Di seguito le due posizioni, mentre il Sindaco preannuncia il coinvolgimento di altre autorità competenti in materia sanitaria.

La sede dell’Asl in via degli Imbimbo

MEDICI DI BASE, L’ASL «A TORRIONI NESSUNA CARENZA». Con una breve nota, l’Azienda chiarisce che non ci sono carenze nell’Ambito 6 che comprende anche Torrioni, ma che valuterà eventuali criticità. In effetti il Comune di Torrioni non ha lamentato la mancanza di un medico, la difficoltà per gli utenti più anziani di raggiungerlo, non disponendo di mezzi pubblici o propri. Nella nota, l’Azienda Sanitaria Locale comunica che «ad oggi non è stata rilevata nessuna carenza di Medici di Medicina Generale nell’Ambito 6 di cui fa parte il comune di Torrioni. La normativa in vigore non prevede l’assegnazione del medico al singolo comune ma in base all’Ambito di appartenenza e in relazione al numero di abitanti. Pertanto il comune di Torrioni, ad oggi, risulta servito da un Medico di Medicina Generale che ha in attività un secondo studio, dopo quello di Tufo, e svolge regolarmente il proprio servizio agli assistiti in entrambi i comuni». In questo contesto, e «in relazione alla pubblicazione dei nuovi dati ISTAT sulla popolazione residente in Irpinia, il Comitato di Medicina Generale si riunirà nei prossimi giorni per valutare eventuali nuove criticità o carenze a cui far fronte, sempre nel rispetto delle norme che disciplinano la materia e che prevedono una ripartizione dei MMG secondo Ambito».

Uno scorcio della Media Valle del Sabato, vista da Torrioni, al confine tra Irpinia e Sannio

LA REPLICA DEL SINDACO: AGIREMO NELLE SEDI COMPETENTI. Il Sindaco di Torrioni Annamaria Oliviero preannuncia una azione in quelle che definisce le «competenti autorità». Spiega le ragioni in una nota. «In merito alla nota stampa diffusa questa mattina dall’Asl di Avellino, sulla vicenda riguardante la carenza di medici di base nel Comune di Torrioni, intendo replicare innanzitutto esternando lo stupore nel constatare che l’Azienda ha pensato bene di non rispondere al Comune interessato, neppure tramite un contatto telefonico, ma ha preferito divulgare un messaggio direttamente ai giornali, accusandomi tra le righe di aver riportato notizie false», si premette. «Non conosce la nostra piccola realtà né tantomeno sembra interessata a farlo. Si legge di normative in vigore e numero di abitanti, ma quando cominceranno ad occuparsi delle persone e del loro diritto alla salute?», scrive il Sindaco. «Mi preme sottolineare che il medico di base che avrebbe un secondo Studio a Torrioni, dopo quello principale di Tufo (di cui si scrive nel comunicato), non opera né nell’uno né nell’altro Comune ormai da mesi! L’Asl non lo sa?! Mi sembra strano, visto che di tanto è stata resa edotta sia da me personalmente nel mese di dicembre 2019, sia mediante una nota pec del 21 maggio u.s». A questo punto, il Comune di Torrioni agirà diversamente. «La situazione è ormai chiara: non ci resta che sottoporre la questione all’attenzione delle competenti Autorità, ed è quello che faremo la prossima settimana». Nel frattempo, «invito l’Asl di Avellino ad abbandonare gli sterili tentativi di salvaguardare la propria immagine attraverso comunicati dal contenuto fuorviante e a prestare maggiore attenzione verso le comunità che, proprio per essere piccole, di dimensioni e di abitanti, e per la carenza di servizi che le caratterizza rispetto alle città e ai centri più grandi, hanno bisogno di un’organizzazione e di un’assistenza sanitaria di base più capillare».


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