La ‘Ciclovia in rosa’ altirpina sul podio nel concorso nazionale Fidapa

La sezione di Sant'Andrea di Conza conquista il quinto posto della classifica nazionale del concorso "Donne e Progresso" con il progetto di un percorso che collega le stazioni di Lioni e Conza della Campania, riannodando i percorsi delle ciclovie dell'Ofanto e dell'Acquedotto Pugliese. "Così il turismo lento può valorizzare le ricchezze del territorio"

La “Ciclovia in rosa” altirpina conquista il podio al concorso nazionale Fidapa. La sezione Fidapa di Sant’Andrea di Conza ha ottenuto il quinto posto della classifica nazionale del concorso “Fidapa: Donne e Progresso” con il progetto “La ciclovia in rosa”. Una arteria in grado di connettere le stazioni di Lioni e Conza della Campania e riannodare i percorsi delle ciclovie dell’Ofanto e dell’Acquedotto Pugliese per accendere nuovi riflettori sul turismo lento e sulle ricchezze del territorio. Le fidapine hanno candidato il progetto di una ciclovia di 20 km circa su strade interpoderali esistenti, a basso traffico misto e per brevi tratti, di facile percorribilità soprattutto nel tratto, tra la stazione di Conza e quella intermedia, caratterizzato da una pendenza molto dolce adatta a tutti.

Le componenti della Fidapa di Sant’Andrea di Conza

Grazie alla originalità della proposta e al carattere innovativo del video girato a supporto, il progetto ha ottenuto la menzione speciale della presidente nazionale Maria Concetta Olivieri, che ha consentito alle fidapine altirpine di posizionarsi fra i primi tre classificati del concorso. Un risultato degno di nota per il club altirpino che ha retto la competizione con 48 sezioni dell’associazione di tutta Italia. “La ciclovia in rosa” è una idea progettuale che trae spunto dalla architetta e componente del gruppo Maria Rosaria Corona, dedicato alla “ciclopista in rosa dell’Ofanto”, in seguito ampliato e arricchito dal lavoro “extra ordinario” complessivo del gruppo, realizzato durante durante la pandemia e quindi a distanza, “ma con grande coinvolgimento emotivo” come sottolineano le fidapine. Questa iniziativa arriva da lontano: da circa un anno la sezione di Sant’Andrea di Conza ha coinvolto anche le associazioni e le amministratrici locali, oltre alla Regione Campania, richiamando anche l’attenzione della associazione Amodo sulla mobilità dolce e di Legambiente. “Abbiamo pensato che il concorso della Fidapa fosse una bella opportunità per rilanciare il progetto soprattutto in questo particolare momento in cui la mobilità sostenibile è tra le vie d’uscita per un cambio di rotta culturale” ha spiegato la architetta Corona. “L’originalità dell’impostazione del video e la chiara fattura artigianale ci hanno penalizzato sul punteggio finale, ma è stato anche un punto di forza a nostro favore, tanto da incassare una menzione speciale. Questo ci ha rese davvero felici”. Partendo dalla considerazione sulla bicicletta come mezzo e strumento dell’emancipazione femminile, il gruppo di lavoro ha scommesso sulla possibilità di agganciare le opere infrastrutturali e di respiro culturale e turistico in corso, all’idea di promuovere una ciclovia rosa fra Morra De Sanctis, Conza della Campania e Lioni.

La Ciclovia in rosa si impone nel concorso nazionale Fidapa: donne e Progresso. Il progetto è delle Sezione Fidapa di Sant’Andrea di Conza

LA CICLOVIA IN ROSA: IL PROGETTO. Attraverso la realizzazione di una ciclopista in Rosa, con criteri di sicurezza particolarmente elevati e caratteristiche principalmente attente e rispettose delle esigenze delle donne, mira a catturare l’interesse del cicloturismo nazionale ed europeo, ma in primo luogo ad avvicinare le donne irpine a questo segmento del cicloturismo. Le donne irpine si potranno proporre quali portatrici di un modello di vita fisico, psichico e sociale sano ed ecocompatibile con benefici per il proprio, e della famiglia tutta, benessere. In Campania l’Irpinia come altre Regioni, tra cui in particolare il Trentino, è caratterizzata da un patrimonio naturalistico incontaminato, ricco di testimonianze storiche. E’ inoltre permeata da una fitta rete di Cammini storici, naturalistici, culturali e religiosi che attraversano luoghi di raro fascino, magari poco conosciuti e tra loro non interconnessi, ma fondamentali nell’offerta del turismo lento. Ne scaturisce uno strumento di opportunità per una crescita equilibrata del territorio e di salvaguardia di un patrimonio ambientale unico e irripetibile, vera risorsa allo sviluppo dell’area di riferimento. L’idea alla base della proposta progettuale è quella di creare un corridoio ecoculturale tra le due stazioni ferroviarie storiche e turistiche della tratta Rocchetta –Avellino, quella di Conza e quella di Lioni entrambe strategiche, tra loro complementari e fortemente caratterizzate, attraverso una
ciclopista che seguendo il corso dell’Ofanto, si innesti alla Ciclovia dell’Acqua nel suo viaggio da Caposele fino a Santa Maria di Leuca.


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