Distretto conciario di Solofra vuole riaprire. Il Sindaco chiama il Governo

SIGLATA IERI L'INTESA NAZIONALE DALLE PARTI SOCIALI PER LA FASE 2 NEL SETTORE INDUSTRIALE DELLE PELLI. Unic Concerie Italiane, Femca, Filctem e Uiltec con il primo cittadino Michele Vignola pongono l'urgenza della ripresa per non compromettere competitività e tenuta occupazionale. Appello al Prefetto di Avellino

A destra Palazzo Orsini, sede del Comune di Solofra. A sinistra la Collegiata di San Michele, uno dei simboli della città di Solofra

Il Distretto conciario di Solofra vuole riaprire il 27 aprile. Il Sindaco Michele Vignola chiede la deroga al Governo e alla Regione Campania, proponendo l’applicazione del protocollo nazionale firmato nell’ambito del settore dalle parti sociali ieri, 21 aprile. Michele Vignola ha scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, informando che le misure precauzionali e di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19 negli ambienti di lavoro industriale conciario sono pronte. Il sindaco sottolinea che il protocollo coniuga le esigenze di tutela della salute e della sicurezza per i lavoratori con quelle della produzione, a beneficio dell’intera collettività. La richiesta di riapertura anticipata – anche parziale – riguarda le attività produttive con codice Ateco 15 e 15.1 e le altre attività della filiera della pelle funzionali ad assicurarne la produzione, come il commercio di prodotti chimici, officine meccaniche e impiantistica. “Siamo certi che il Governo e la Regione Campania non lasceranno nulla di intentato per consentire la riapertura anticipata di queste attività” afferma Vignola.

Michele Vignola

APRILE MESE CRUCIALE PER LA CONCIA.  Le regole di contenimento del covid-19 proposte hanno la massima condivisione, si legge nella missiva. Predisposto dal sindacato nazionale di categoria per i distretti della concia in Toscana, Veneto, Milano e Solofra, il documento è stato recepito a livello locale e discusso con i sindacati. In questo senso, è stato convocato il tavolo di concertazione per concretizzare passare alla fase attuativa e consentire l’applicazione azienda per azienda. Ma soprattutto il Sindaco Michele Vignola sottolinea la rispondenza del protocollo per la concia con quello proposto dal Governo centrale per le attività produttive in vista della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il testo è stato trasmesso al Prefetto di Avellino, Paola Spena, sollecitandone la disponibilita e sensibilità in considerazione della portata sociale ed economica della questione. C’è una grave preoccupazione degli imprenditori di perdere importanti fette di mercato, in quanto in molti Paesi di tradizione conciaria la produzione è in fase di ripresa e altri non si sono mai fermati. “Aprile è il mese della presentazione delle campionature e Solofra non può rischiare di essere tagliata fuori”, sottolinea il primo cittadino, che ha coinvolto anche il sindaco di Montoro, Girolamo Giaquinto, co-interessato nel distretto per le attività di terzisti della filiera conciaria.

Pelli

IL PROTOCOLLO PER IL DISTRETTO CONCIARIO DI SOLOFRA E DELLE REGIONI ITALIANE. Il protocollo sulla sicurezza per il settore conciario siglato ieri reca la firma in calce di Unic Concerie Italiane, Filctem, Femca e Uiltec. Stabilisce in un plico di 20 pagine un elenco di misure precauzionali che integrano i precedenti protocolli sul distanziamento sociale e l’utilizzo di dispositivi individuali di sicurezza. “Per favorire l’implementazione delle misure organizzative e di messa a regime delle indicazioni previste nel presente Protocollo, l’attività sarà avviata gradualmente, anche con un numero di addetti inferiore laddove necessario a quello normalmente in forza, agevolando il ricorso allo smart-working, per le funzioni per le quali l’organizzazione lo consente e ricorrendo per i lavoratori temporaneamente non in servizio agli ammortizzatori sociali, con meccanismi di rotazione” si legge nel documento. In 15 punti, il nuovo protocollo siglato dalle parti sociali illustra la nuova organizzazione nelle aziende del settore e le prescrizioni da adottare, sia per i lavoratori che per gli imprenditori.


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