La Polizia di Stato celebra con l’Italia il suo 168° anniversario

Ad Avellino come nel Paese festeggiamenti in forma ridotta nel rispetto delle norme sul contenimento del coronavirus. Il Prefetto Paola Spena e il Questore Maurizio Terrazzi hanno deposto una corona in memoria dei caduti

Maurizio Terrazzi Questore di Avellino

La Polizia di Stato celebra con l’Italia il suo 168° anniversario ad Avellino, a Roma e nel Paese. Nel capoluogo irpino il Questore di Avellino Maurizio Terrazzi ha ricevuto la visita istituzionale del Prefetto Paola Spena per una cerimonia in forma ridotta per ottemperare alle disposizioni di legge sul contenimento del coronavirus. Deposta una corona di fiori in memoria dei caduti per la sicurezza della collettività. La Polizia di Stato ad Avellino è in prima linea nell’emergenza a supporto della popolazione e con i controlli sul territorio, garantendo l’ordine e la legalità in una fase di particolare fragilità sociale. La cerimonia svolta in Questura ad Avellino è avvenuta in contemporanea in tutto il Paese. Di seguito i numeri dell’impegno in prima linea sull’emergenza coronavirus e in ogni ambito del contrasto alla criminalità interna e internazionale in Italia che la Polizia di Stato assicura da ormai 168 anni.

Messaggio di Mattarella sul Coronavirus: l’Italia supererà la prova

Per l’occasione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Prefetto Franco Gabrielli, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, un messaggio. «Nella ricorrenza del 168° anniversario della nascita del Corpo, rivolgo il mio pensiero alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che ogni giorno operano a tutela della sicurezza, della legalità e della libertà delle persone», si legge. «L’attuale situazione di emergenza sanitaria ha determinato un impegno straordinario delle forze di polizia, chiamate a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento del contagio da coronavirus, ma anche a concorrere alle necessarie attività di sostegno, comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini», ha aggiunto. Ringraziando la Polizia di Stato «nel commosso ricordo di quanti hanno sacrificato la loro vita nell’assolvimento del dovere», ha rinnovato «a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato e ai loro cari che ne condividono l’impegno e le preoccupazioni i miei sentimenti di vicinanza e riconoscenza».

La Polizia di Stato celebra con l’Italia il suo 168° anniversario. Foto della Polizia di Stato

ANNIVERSARIO IN PRIMA LINEA NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS. La Polizia di Stato celebra con l’Italia il suo 168° anniversario in prima linea nell’emergenza coronavirus. «Ricorderemo tutti questo 2020 come un anno sospeso in cui le cose normali hanno assunto normalità diverse. Ci salutiamo in modo diverso, lavoriamo in modo diverso, e ci preoccupiamo di noi e dei nostri cari in modo diverso. Non fa eccezione l’Anniversario della fondazione della Polizia che, quest’anno, compie 168 anni», si legge in una nota della Polizia di Stato pubblicata sui siti istituzionali.

La Polizia di Stato celebra con l’Italia il suo 168° anniversario. Un poliziotto aiuta un anziano con una mascherina. Foto della Polizia di Stato

«Avevamo infatti immaginato di celebrare questo compleanno con un altro spirito; insieme alle comunità la cui sicurezza ci è affidata, con i sorrisi nelle piazze e con il ricordo doveroso di chi, tra i nostri colleghi, non c’è più. Ma la pandemia, che si è sviluppata a causa di un temibile quanto invisibile nemico, ha trasformato le nostre vite e i nostri progetti». Ma oggi, «coerenti con i nostri ideali di servizio al Paese pensiamo che, per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini, questa ricorrenza vada celebrata in modo simbolico». Per questo, «con la sola deposizione di una corona sarà reso omaggio alla memoria dei nostri caduti che, come di recente accaduto a Trieste con l’Agente Scelto Pierluigi Rotta e l’agente Matteo Demenego, hanno sacrificato la vita per la sicurezza della nostra collettività», si legge nel comunicato. Ma le cose cambieranno: «Saranno tanti i momenti nel futuro in cui torneremo ad incontrarci, ad accorciare quel distanziamento sociale oggi così indispensabile. Fedeli al nostro claim #essercisempre noi però ci siamo. Cambiano le modalità ma è immutato lo spirito di servizio che ci anima. Dietro le nostre mascherine pattugliamo le nostre città, le autostrade, le stazioni, i porti e gli aeroporti; con i nostri idranti i reparti mobili sanificano le strade; gli specialisti della Postale smascherano una dietro l’altra le ignobili truffe di chi, approfittando di questo momento di disorientamento, cerca di ingannare con false raccolte fondi i nostri fratelli in tutta Italia».

La Polizia di Stato celebra con l’Italia il suo 168° anniversario. Il ministro alla Scuola superiore di Polizia omaggia i caduti. «Grazie alle donne e agli uomini in campo per l’emergenza Coronavirus»

IL MINISTRO LAMORGESE AL SACRARIO DELLA POLIZIA. La deposizione di una corona d’alloro nel Sacrario della Polizia. Alcuni minuti di raccoglimento davanti ai tanti nomi dei nostri caduti in servizio. Così questa mattina il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ed il capo della Polizia Franco Gabrielli hanno celebrato il 168° Anniversario della fondazione, all’interno della Scuola superiore della Polizia, a Roma, accompagnati dal direttore Annamaria Di Paolo. Simili cerimonie si sono svolte in tutta Italia alla presenza dei prefetti e dei questori delle province davanti alle steli e alle lapidi che ricordano le vittime del dovere della Polizia di Stato. Il distanziamento sociale non ha permesso altri eventi se non quello di rendere il doveroso omaggio ai nostri caduti che rappresentano la nostra memoria, illuminano la strada da percorrere e ci ricordano in ogni istante l’impegno di servire con onore e disciplina il nostro Paese. “Più che un festeggiamento, dunque – come ha ricordato il capo della Polizia nel suo messaggio inviato ai poliziotti per l’occasione- un momento di riflessione sul ruolo che oggi siamo chiamati ad interpretare. Perché oggi più che mai dobbiamo essere un punto di riferimento per le nostre comunità. Rigorosi nel far rispettare le leggi – ha continuato il prefetto Gabrielli – dobbiamo oggi però essere primariamente interpreti del disagio e dello smarrimento che stanno attraversando i nostri cittadini, per essere al loro fianco”.

LA POLIZIA DI STATO CELEBRA CON L’ITALIA IL SUO 168° ANNIVERSARIO: I NUMERI DELL’IMPEGNO.  Ogni anno, in occasione dell’Anniversario della fondazione della Polizia, viene elaborato un Compendio dove sono raccolti i dati più rilevanti dell’attività svolta nei diversi ambiti di competenza. Donne e uomini di ogni Reparto e Specialità della Polizia di Stato producono tutti i giorni notevoli risultati, che vengono sommati e condensati in un documento che racconta questi dati rappresentati con i numeri. Il Compendio, pubblicato da Poliziamoderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, fa riferimento al 2019 e mette in evidenza i diversi ambiti di intervento dell’Istituzione che quest’anno celebra il suo 168° Anniversario. Nel numero di questo mese del Mensile si parla anche della pandemia da Covid-19, con un resoconto dell’attività svolta in questo periodo dai poliziotti “Al servizio del Paese” e sull’esperienza di “Un poliziotto a Pechino” che ha assistito all’inizio della pandemia nella nazione da cui si è originata.

IN POLIZIA 99.010 UNITÀ. Come si dice in gergo militare, iniziamo con il “presentare la forza”: al 31 dicembre dello scorso anno gli appartenenti ai ruoli della Polizia, ordinari e tecnici, compresi i frequentatori di corsi, ammontavano a 99.010 unità.


Le attività

OPERAZIONI ANTI TERRORISMO. L’attività nel corso del 2019 mirata alla lotta al terrorismo internazionale ha permesso alla Polizia di Stato di arrestare 10 persone contigue agli ambienti del terrorismo/estremismo di matrice religiosa; sono state allontanate dal territorio nazionale 98 persone ritenute pericolose per la sicurezza nazionale. In questo ambito sono state controllate 531.859 persone, 792 quelle arrestate o destinatarie di altri provvedimenti cautelari, 422 quelle espulse o respinte in frontiera. Le 21 sezioni delle Unità operative di primo intervento (Uopi) hanno svolto attività di vigilanza a protezione di obiettivi a particolare rischio di minaccia terroristica, con l’impiego di 12.479 equipaggi per un totale di 43.807 unità. Effettuati con cadenza settimanale in concomitanza delle principali festività, servizi di prevenzione, controllo e ricognizione degli ambienti radicali; le iniziative di sicurezza hanno interessato anche i terminal ferroviari, trasporto pubblico nonché gli hub aeroportuali e marittimi.

SEZIONI VOLANTI. Numerosi sono stati gli interventi effettuati dagli equipaggi delle Volanti che, nel 2019, ne hanno compiuti 823.453 controllando 4.404.310 persone e 4.317.144 veicoli, ed effettuando 15.204 arresti e 73.364 denunce all’autorità giudiziaria.

SQUADRE MOBILI. Nel 2019 il Servizio centrale operativo ha svolto azione di coordinamento informativo e investigativo delle Squadre mobili, anche con partecipazione diretta, nel contrasto alla criminalità organizzata italiana e straniera, anche di tipo mafioso, e ai gravi delitti. Sono state arrestate 4.170 persone ed è stata portata a termine la cattura di 45 latitanti di cui 2 pericolosi.

LA POLIZIA SCIENTIFICA. Gli specialisti della Polizia scientifica nel 2019 hanno effettuato 17.944 sopralluoghi e 25.962 documentazioni foto/video per servizi investigativi e di ordine pubblico, mentre nella banca dati Afis (Automated fingerprint identification system) sono stati inseriti 598.564 cartellini.

ORDINE E SICUREZZA. L’impegno per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica è stato notevole; la Polizia di Stato ha gestito, nel 2019, 10.913 manifestazioni di cui 5.114 su temi politici, 3.376 a carattere sindacale-occupazionale, 223 studentesche, 540 sulle problematiche dell’immigrazione, 951 a tutela dell’ambiente, 258 a carattere antimilitarista e 451 su tematiche varie. Il personale dei Reparti mobili ha, inoltre, partecipato alla vigilanza di 25.338 obiettivi e, per le globali esigenze di ordine pubblico sono state movimentate complessivamente 583.281 unità della Polizia di Stato.

POLIZIA STRADALE. La Polizia stradale ha fornito il proprio contributo attraverso le attività di prevenzione e sicurezza di strade e autostrade con 472.345 pattuglie che hanno contestato 2.047.061 violazioni al Codice della strada. Sono stati effettuati 1.288.428 controlli con etilometri e precursori, che hanno portato 17.368 sanzioni per guida in stato di ebbrezza e 1.362 denunce per guida sotto l’effetto di stupefacenti.

POLIZIA FERROVIARIA. Su chi viaggia in treno e transita nelle stazioni, invece, ha vigilato la Polizia ferroviaria che nel 2019 ha impegnato 4.081 operatori nella tutela dei milioni di persone che ogni giorno utilizzano i treni circolanti su oltre 17.000 chilometri di rete ferroviaria, e frequentano le 2.500 stazioni dislocate sul territorio nazionale. Sono stati 2.040 i controlli ai rottamai con il recupero di 29 tonnellate di rame di provenienza illecita. Durante tutti i servizi svolti il personale della specialità ha identificato 1.666.839 persone, ne ha arrestate 1.173 e indagate 9.610.

POLIZIA DI FRONTIERA. Per il rilascio e il rinnovo dei titoli di soggiorno agisce la Polizia di frontiera che nello specifico per il 2019 ha prodotto 1.481.368 titoli di soggiorno, di cui 298.412 in formato cartaceo e 1.182.956 in formato elettronico.

POLIZIA POSTALE. In un mondo caratterizzato da una continua evoluzione tecnologica, con l’attività in Rete che occupa sempre più spazio nella vita di tutti noi, la Polizia postale ha il compito di prevenire e contrastare i diversi fenomeni di criminalità informatica. Durante il 2019 in merito al contrasto alla pedopornografia online la Postale ha coordinato 514 indagini, 37 persone arrestate e 626 denunce. Sono stati analizzati 47.267 siti internet con l’inserimento di 2.295 spazi web illeciti nella black list. Il Commissariato di p.s. online ha risposto a 22.853 richieste di informazione, ricevuto 23.311 segnalazioni e gestito 10.571 denunce.


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