Un ospedale per il coronavirus nell’ex Maffucci di Avellino. Petitto scrive a De Luca

L'ex presidente del Consiglio comunale propone al Governatore della Campania la riapertura del plesso abbandonato dall'Azienda Moscati nel 2010 per trasferirsi nella Città Ospedaliera dell'Amoretta. La nota

Un ospedale per il coronavirus nell’ex Maffucci di Avellino. La richiesta viene inoltrata dall’ex Presidente del consiglio comunale Livio Petitto al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Recuperare e riutilizzare l’ex ‘Maffucci’ dismesso nel 2010, «ristrutturato con investimenti di sicura consistenza», oggi «per il Covid-19, domani – eventualmente – per le gravi contingenze infettive che gli esperti prevedono come probabili». Nella nota con cui si rivolge direttamente al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca.. L’ex Maffucci «continua a restare inutilizzato mentre si fa sempre più pressante la domanda di posti-letto dedicati esclusivamente alle emergenze», spiega Petitto, sollecitando il riutilizzo della struttura di contrada Pennini. Di seguito la nota integrale con cui Livio Petitto si rivolge al Governatore della Campania chiedendo l’autorizzazione per l’Azienda San Giuseppe Moscati di riprendersi un immobile che recentemente era stato destinato all’Asl di Avellino per la delocalizzazione di gran parte delle sue strutture dell’area urbana. L’allestimento di un ospedale per il coronavirus nell’ex Maffucci di Avellino avrebbe, quindi, carattere permanente come struttura dedicata alle eventuali future emergenze.


Riaprire dopo 10 anni l’ex ospedale Maffucci

di Livio Petitto | Già Presidente del Consiglio comunale e Assessore di Avellino

Livio Petitto, già assessore al Comune di Avellino, dove ha presieduto il Consiglio comunale

«Nelle situazioni di gravissima emergenza come quella che stiamo attraversando, e che opportunamente il Premier Giuseppe Conte ha paragonato ad una condizione di guerra, la Politica – in tutte le sue articolazioni istituzionali e di militanza territoriale– ha un preciso dovere: Collaborare, Collaborare, Collaborare», scrive Livio Petitto. «E la prima, doverosa forma di collaborazione, in una congiuntura generale drammatica, qual è quella attuale, è di non cedere alla tentazione della faziosità polemica. C’è tempo per le polemiche. C’è tempo per i processi politici e mediatici: se qualcuno ha sbagliato o sta sbagliando, ne renderà conto a nelle sedi opportune e a tempo debito. Adesso non è quel tempo. Adesso è il tempo di far fronte all’emergenza con tutte le nostre energie collettive e individuali, nella nostra Irpinia come in Campania e come nel resto d’Italia. E’ sulla base di questa premessa che avverto il dovere, come cittadino irpino prima ancora che come militante politico, di condividere e rilanciare pubblicamente le sollecitazioni di tanti amministratori locali – oltre a tanti comuni concittadini, operatori della Sanità, impiegati, liberi professionisti, imprenditori e studenti – affinché venga rivolto al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’invito a considerare l’opportunità di riconvertire in tempi rapidi la struttura dell’ex Ospedale “Maffucci” di Avellino in centro sanitario per le emergenze, oggi per il Covid-19, domani per un grande polo specialistico di settore.

L’ex ospedale Maffucci di contrada Pennini ad Avellino

Il “Maffucci”, che è stato ristrutturato con investimenti di sicura consistenza, continua a restare inutilizzato mentre si fa sempre più pressante la domanda di posti-letto dedicati esclusivamente alle emergenze. E’ una struttura che può servire l’intero territorio regionale e interregionale, oggi per il Covid-19, domani – eventualmente – per le gravi contingenze infettive che gli esperti prevedono come probabili. La Lombardia sta investendo in questo senso (vedi l’allestimento in corso di ampie aree della Zona Fiera) nonostante che, tra strutture sanitarie pubbliche e private, sia la Regione già meglio attrezzata e fornita di servizi specialistici.

La targa ricorda uno dei servizi attivi fino al 2010 nell’ex ospedale ‘Maffucci’ di contrada Pennini ad Avellino

Se non comprendiamo la lezione con la “guerra” del Coronavirus in corso, vuol dire che siamo degli irresponsabili senza possibilità di appello. Il Governatore De Luca sta gestendo l’emergenza in corso con grande lucidità e coraggio, impegnandosi in trincea senza soluzione di continuità e sfidando qualsiasi rischio, a cominciare da quello dell’impopolarità, come molto spesso accade nella gestione degli eventi complessi e imprevisti. Affidiamo a lui, nella qualità di massimo rappresentante istituzionale della Regione, e alla sua sensibilità di politico, la richiesta di valutare la nostra proposta, con l’auspicio che possa essere accolta: per l’Irpinia, per la Campania, per il Mezzogiorno d’Italia.


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