Truffa a Sturno da 230mila euro, ai domiciliari il consulente finanziario di una ultra90enne

Inchiesta della Procura di Avellino iniziata un anno fa. La Guardia di Finanza di Avellino ha eseguito il decreto di sequestro preventivo di 130mila euro all'indagato, accusato di truffa aggravata e indebito utilizzo di carte di credito

Scoperta dalla Guardia di Finanza una truffa a Sturno da 230mila euro. Ai domiciliari consulente finanziario irpino 70enne che avrebbe gestito illecitamente il patrimonio della sua cliente ultra90enne. Nei confronti dell’indagato è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo di tutte le somme nella sua disponibilità, con la confisca di circa 130mila euro. Il provvedimento cautelare, personale e reale è stato disposto dal Gip ed eseguito dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Le accuse riguardano la truffa aggravata e l’indebito utilizzo di carte di credito.

Guardia di Finanza in azione ad Avellino

L’INDAGINE INIZIATA NEL FEBBRAIO DEL 2019. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino è partita dalla denuncia presentata contro il proprio consulente dalla donna residente a Sturno. La ultra90enne aveva accusato il proprio consulente di essersi appropriato illecitamente di somme ingenti sottratte dai suoi conti bancari, mediante le carte di credito, ma non solo. Per un anno esatto, dal febbraio 2019, l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza del Pef di Avellino, il Nucleo Sezione Tutela – Economia, ha consentito di raccogliere elementi ritenuti probanti. In particolare, l’uomo è accusato di aver gestito arbitrariamente il patrimonio finanziario superiore al milione di euro della sua cliente, appropriandosi di 228.042,20 euro. Secondo gli inquirenti, avrebbe realizzato fino alla fine del 2017 operazioni bancarie non autorizzate. La donna sarebbe stata truffata ripetutamente e sistematicamente con modalità diverse, mediante assegni firmati o in bianco, con carte di credito e bancomat, ma anche utilizzando le credenziali personali della ultra90enne. Il consulente avrebbe realizzato bonifici ed altre operazioni in home banking a favore di conti propri e di altre persone lui riconducibili. Al momento sono in corso ulteriori approfondimenti per riscontrare eventuali responsabilità a carico di altri soggetti coinvolti per la truffa a Sturno da 230mila euro.

La Procura di Avellino indaga

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