Dino Preziosi boccia il Comune: «Avellino, solo festa senza futuro»

Conferenza stampa del consigliere comunale già candidato sindaco de La Svolta e Forza Italia dopo i primi sei mesi della nuova amministrazione nel capoluogo: "I conti non tornano"

Dino Preziosi boccia il Comune di Avellino e il nuovo corso inaugurato dal voto di giugno. Ad un semestre dalla elezione del Sindaco Gianluca Festa (il 9 giugno scorso), il rappresentante de La Svolta e di Forza Italia ha tirato le somme con una conferenza stampa tenuta a piazza del Popolo, presenti Giulia Galdenzi e Chiara Rossani. L’ex direttore dell’Air ha definito l’esperienza amministrativa deludente, soprattutto in considerazione degli annunci che l’avevano preceduta. Doveva essere una smart city, mentre si è ridotta ad essere una enjoy city, spiega citando due slogan venuti fuori da interventi pubblici del Sindaco di Avellino. Il giudizio di Preziosi è netto: «Mancano una seria programmazione frutto di una visione di futuro», ha spiegato, aggiungendo che l’amministrazione tira a campare. L’unico punto su cui vede un forte impegno è quello dell’intrattenimento. La definisce la ‘città del divertimento’ la nuova Avellino, una prospettiva che non lo vede contrario a priori, «purché si badi a garantire i servizi alla città». Alla conferenza stampa sono intervenute anche Giulia Galdenzi e Chiara Rossani, che hanno avanzato proposte concrete su possibili iniziative da realizzare nel capoluogo in sede di programmazione. Nel primo caso, si è rilanciata l’ipotesi di impiegare i detenuti in progetti di utilità, per esempio per lo sfalcio dell’erba al posto dei forestali “che dovrebbero essere impiegati per compiti molto più delicati come contrastare il dissesto idrogeologico”, proponendo il modello di Roma. Nel secondo, si è rilanciato il tema della sicurezza urbana e periurbana ad Avellino, dal consolidamento degli edifici pubblici a misure per contrastare il rischio di dissesto idrogeologico. Il Puc e il suo aggiornamento sono stati inquadrati come il momento cruciale per riprogrammare il futuro del capoluogo. Preziosi ha elencato per capitoli i problemi che vive una città «non amministrata». Per un capoluogo che vorrebbe diventare una smart city, ha spiegato, la realtà è che non c’è wi fi pubblico, né una informatizzazione dell’amministrazione, ancora divisa in compartimenti stagni. Ricordando che le statistiche, non ultima quella del Sole 24 Ore, certifica Avellino negli ultimi posti in Italia, si punta l’indica contro un sistema del trasporto pubblico ritenuto insufficiente e superato. L’assetto della sosta in città appare non all’altezza di una città capoluogo, ha aggiunto Preziosi, che sollecita l’introduzione del periodo gratuito di parcheggio per i primi venti minuti, «una misura di civiltà, che renderebbe più efficiente l’intero sistema del traffico». Di qui, la richiesta di sollevare il Comandante dei Vigili Urbani dalle responsabilità dirigenziali in settori dove sono richieste figure specifiche, ha aggiunto citando lle direttive dell’Anac. Inoltre, Preziosi ha parlato di sottovalutazione del disavanzo nei conti della municipalizzata Acs, per la quale occorrerà rimpinguare l’accantonamento previsto nel bilancio consolidato, come da lui segnalato in consiglio comunale. Particolarmente duro il passaggio sulla reazione del Comune di Avellino all’emergenza criminalità, affrontata con energia e successo da magistratura e forze dell’ordine. Per Preziosi è preoccupante il ritardo su Codice Etico e Patto della Legalità. In questo contesto, ha rilevato le responsabilità del Presidente del Consiglio Comunale Ugo Maggio.

Enzo Cuzzola, assessore alle Finanze al Comune di Avellino

“I CONTI NON TORNANO”. Rilievi ha mosso a proposito della gestione dei tributi, il cui affidamento è oggetto di controdeduzioni nel merito delle procedure seguite che il suo gruppo segnalerà alle autorità competenti. Critico si e detto sull’utilizzo dei fondi derivanti dal ristoro per l’ex cdr, nell’ambito di una variazione di bilancio che ha ritenuto non opportuna. “Il Ministero ha scritto alla Corte dei Conti per chiedere chiarimenti sugli equilibri finanziari del Comune, qualcuno tra breve smetterà di ridere”, ha aggiunto. Sulla gestione degli alloggi sociali, condannando gli sfratti a pochi giorni dalla approvazione del regolamento Acer, ha proposto di istituire una anagrafe degli occupanti con o senza titolo, per garantire la legalità e la trasparenza, informando che l’Amministrazione ha recepito il suggerimento. Preziosi è andato all’attacco sulle politiche sociali: “Si litiga sul nome del direttore generale, mentre si perdono centinaia di migliaia di euro con una azienda speciale bloccata”.

L’area dell’ex Macello, in piazza Kennedy oggi dedicata allo stazionamento dei pullman

TERMINAL DEI PULLMAN, L’AIR PER ME DEVE RESTARE NELL’EX MACELLO.  Sul casus belli del capolinea per i mezzi pubblici, da ex Direttore dell’Azienda Dino Preziosi è stato chiaro: “Al posto dell’Air non mi sposterei, perchè non ci sono altre aree”. Citando Giuseppe Bruno a inizio anni 2000 e Livio Petitto durante la giunta Galasso, ha spiegato che solo con loro qualcuno si era occupato di mobilità in città. Ha concluso con il Presidente della Provincia. “Non può fare il mediatore Domenico Biancardi, tocca a lui far rispettare il contratto di servizio”. In definitiva Dino Preziosi boccia il Comune di Gianluca Festa, ma soprattutto annuncia battaglia in aula.


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