«Rianimazione aperta» all’ospedale Moscati, dove sarà consentito e regolamentato un accesso prolungato per i familiari. L’iniziativa è stata illustrata nei dettagli nel corso di una conferenza stampa convocata nell’aula multimediale. Dal 16 dicembre sarà possibile accedere per pazienti e familiari, previo il rispetto di un accurato protocollo di igiene predisposto, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. «Si tratta di un percorso di umanizzazione ospedaliera che caratterizza l’impegno della Direzione Generale», è stato spiegato durante l’incontro con i rappresentanti degli organi di informazione. Il personale supporterà i familiari presenti, con informazioni e assistenza durante la degenza dei propri congiunti. In taluni casi potrebbero essere autorizzati a rimanere nel reparto anche due parenti contemporaneamente.

Con la «Rianimazione aperta» all’ospedale Moscati si intende realizzare «un punto di incontro tra le cure assistenziali intensive e la presa in carico della persona in tutte le sue dimensioni, inclusa quella psicologica e relazionale», fa sapere l’Azienda in una nota. «L’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera ‘San Giuseppe Moscati’ di Avellino apre le porte ai familiari dei pazienti, inaugurando la cosiddetta ‘Rianimazione aperta’. Rispettando alcune regole necessarie per tutelare la salute e la privacy dei degenti, parenti e amici potranno stare quasi ininterrottamente accanto ai ricoverati, fino a 6 ore consecutivamente», si legge nel comunicato. L’iniziativa è stata presentata dal Direttore Generale dell’Azienda “Moscati”, Angelo Storti; il Direttore Sanitario, Rosario Lanzetta; il Direttore Amministrativo, Germano Perito; il Responsabile dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, Angelo Storti.
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