Rogo ICS, le Associazioni al Sindaco di Avellino: serve un piano

«LO STATO DI EMERGENZA DICHIARATO PER 48 ORE CAMBIA TUTTO: ORA MISURE URGENTI PER LA SICUREZZA». Con una lettera aperta il medico Franco Mazza sollecita l'apertura di un confronto tra le organizzazioni in campo per la tutela della Valle del Sabato e l'Amministrazione comunale del capoluogo: «Servono provvedimenti strutturali». Rilancia il documento di intenti «Pensiamo alla Salute» e avverte: saremo vigili

Franco Mazza, medico e referente dell’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato”

Per le Associazioni unite per la Valle del Sabato il il rogo ICS è uno spartiacque ineludibile. La dichiarazione dello «stato di emergenza» di quei giorni cambia tutto, scrive il loro principale rappresentante, il medico Franco Mazza. Per questo chiedono un incontro urgente al Sindaco di Avellino, rilanciando come base di partenza il documento presentato ai candidati sindaci prima delle elezioni, “Pensiamo alla salute!”. Franco Mazza reitera una richiesta di confronto che, sottolinea, in altre circostanza non era stato accordato dal Primo cittadino. «L’incendio allo stabilimento ICS del 13 settembre definirà inevitabilmente il Suo mandato da Sindaco», avverte Mazza, che invita Gianluca Festa a prendere atto del bivio nel quale è finita la città, si legge nella missiva. Per Mazza oggi si può «preservare oppure cambiare lo status quo, non ci sono vie intermedie» in una «città tristemente nota per il livello medio di polveri sottili più alto tra i capoluoghi di tutta Italia (Rapporto Mal’Aria 2019 – Legambiente)». E conclude: «Crediamo che non ci sia più tempo da aspettare». Di seguito il testo integrale della lettera aperta inoltrata al Sindaco di Avellino da Franco Mazza.


Dopo il rogo ICS non c’è più tempo da aspettare

di Franco Mazza | Comitato Salviamo la nostra Valle del Sabato – Salviamo la nostra vita

Il rogo ICS nel contesto più ampio di Pianodardine e dell’area industriale. Sono riconoscibili gli stabilimenti della Irpinia Calcestruzzi e della Denso, l’area di servizio e la sede dell’Air Mobilità

Egregio Sig. Sindaco, a valle della manifestazione pubblica “Staffetta per la vita” di ieri a cui ha partecipato, Le scrivo per chiederLe la disponibilità ad un incontro in merito all’appello in oggetto. Le scrivo partendo da una consapevolezza: l’incendio allo stabilimento ICS del 13 settembre definirà inevitabilmente il Suo mandato da Sindaco. Un evento di tale rilievo nazionale per il quale è stato dichiarato lo “stato di emergenza” non può che rappresentare infatti uno spartiacque simbolico considerate la vastità dell’area coperta dalla nube e le preoccupazioni sulle ricadute per la salute pubblica. Da un lato Lei potrà definire il Suo mandato come l’inizio della“riconversione” di Avellino – a partire proprio dal nucleo industriale in cui è avvenuto l’incendio – perseguendo l’ideale spesso richiamato della cosiddetta “città giardino”. In alternativa, questo periodo sarà ricordato come l’occasione mancata per la salute degli avellinesi, il momento in cui si poteva agire ma si è scelto di non farlo, condannando un’intera comunità a doversi arrendere al rischio di ammalarsi o emigrare. Le azioni da intraprendere sono note: il rientro nell’ASI e la definizione di un nuovo regolamento compatibile con l’ambiente e la salute pubblica, la riduzione delle polveri sottili, i controlli capillari contro le illegalità e il monitoraggio delle matrici ambientali, il completamento della bonifica dell’Isochimica. Tutti impegni concreti che Lei ha già sottoscritto a maggio 2019 in occasione dell’Appello “Pensiamo alla salute”. Ora abbiamo bisogno di fissare una data, di dare una scadenza certa alla risoluzione delle problematiche citate. Parafrasando la poesia di Primo Levi, se non ora, quando? Se non Lei, chi?

Il rogo ICS, lo stabilimento va in fumo a Pianodardine, area industriale di Avellino. L’opificio è letteralmente esploso intorno alle 13.15 del 13 settembre 2019. Cento Vigili del Fuoco hanno spento l’incendio dopo otto ore di lavoro. Dichiarato ad Avellino lo stato di emergenza

È con questa consapevolezza che Le chiediamo la possibilità di un incontro in occasione del quale saremo interessati a conoscere i tempi e le modalità di implementazione delle politiche necessarie in materia. Avevamo già inoltrato analoga richiesta di un incontro lo scorso 16 luglio, senza avere alcuna risposta e questo ci dispiace molto. Come espresso in precedenza, le Associazioni promotrici dell’Appello assumono una responsabilità di “osservatorio permanente” per la salute pubblica, ai fini del monitoraggio degli impegni presi da ogni gruppo politico di maggioranza ed opposizione.

I Rapporto Mal’Aria 2019, la copertina

In conclusione, Lei può scegliere tra due sole alternative: preservare oppure cambiare lo status quo; non ci sono vie intermedie. E con la nostra città tristemente nota per il livello medio di polveri sottili più alto tra i capoluoghi di tutta Italia (Rapporto Mal’Aria 2019 – Legambiente), crediamo che non ci sia più tempo da aspettare. C’è bisogno di ripristinare le condizioni di salubrità dell’aria e di regolarità delle matrici ambientali per il benessere dei cittadini di Avellino e dei Comuni limitrofi. Nell’inviarLe nuovamente i nostri auguri di buon lavoro, ci auguriamo dunque di avere presto una risposta in merito alla Sua cortese disponibilità ad un incontro e restiamo naturalmente disponibili per ogni approfondimento sul tema.


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