Stoccaggio di rifiuti speciali non autorizzati, sequestrato impianto a Calabritto

I carabinieri del Noe di Salerno hanno individuato presunte "gravi violazioni delle prescrizioni imposte nei titoli autorizzativi". L'operazione ordinata dal Gip di Avellino riguarda un'area di 20mila mq per vetro, ferro, plastica e gomma. Denunciato il responsabile tecnico dell'impianto. Avrebbe avviato al trattamento meccanico rifiuti speciali non pericolosi non consentiti

Stoccaggio di rifiuti speciali non autorizzati, sequestrato impianto a Calabritto. I carabinieri del Noe di Salerno hanno individuato presunte “gravi violazioni delle prescrizioni imposte nei titoli autorizzativi”. L’operazione ordinata dal Gip di Avellino riguarda un’area di 20mila mq per vetro, ferro, plastica e gomma. Denunciato il responsabile tecnico dell’impianto. Avrebbe avviato al trattamento meccanico rifiuti speciali non pericolosi non consentiti.

IL BLITZ. A Calabritto, nell’ambito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, i Carabinieri del N.O.E. di Salerno nelle ultime settimane hanno avviato una serie di accessi ispettivi presso la locale area industriale con particolare riferimento ad un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non, prevalentemente costituiti da ingombranti, vetro, materiali ferrosi, plastica e gomma esteso su una superficie di circa 20.000 mq.

Le ricognizioni sull’impianto a Calabritto hanno consentito di individuare gravi ed attuali violazioni delle prescrizioni imposte nei titoli autorizzativi riferite alla gestione non consentita di rifiuti speciali non pericolosi prodotti dal trattamento meccanico. Nel corso delle verifiche è emersa inoltre l’assenza della certificazione antincendio in quanto scaduta di validità da circa 2 anni.

All’esito degli accertamenti, che hanno consentito il deferimento in stato di libertà del legale rappresentante della società gerente con sede legale in provincia di Napoli e del responsabile tecnico dell’impianto, il Gip del Tribunale di Avellino ha emesso un decreto di sequestro preventivo dell’intero impianto di trattamento di rifiuti, che è stato affidato in custodia al legale rappresentante.

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