“Ha ucciso il figlio di 3 mesi”. La Procura: indizi evidenti

La giovene donna indagata per omicidio volontario si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Era scomparsa da Quadrelle dove vive con il compagno. Gli inquirenti stanno ricostruendo le modalità di quello che ritengono un infanticidio

Madre accusata di aver ucciso il figlio di 4 mesi, simulando l'incidente

“Ha ucciso il figlio di 3 mesi”. La Procura parla di indizi evidenti contro la madre. Il Giudice per le indagini preliminari di Benevento, dopo l’udienza di ieri, 18 settembre, ha convalidato l’arresto di Loredana Morelli per il reato di omicidio volontario perpetrato ai danni del figlio Diego Fasulo, di tre mesi ed è stata disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura della custodia in carcere richiesta dalla procura della repubblica di Benevento. Presente un interprete della lingua dei segni per aiutare la donna (sordomuta) a comunicare, l’indagata si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il Giudice ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico della stessa alla luce di quanto emerso dalle prime attività di indagine, coordinate dai magistrati della procura di Benevento e svolte, dai Carabinieri della Stazione di Solopaca e del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Benevento ed, in particolare, da quanto accertato sul luogo del fatto, dalle sommarie informazioni rese nella immediatezza dalle persone presenti al momento dei fatti e da quanto riferito dai Vigili del Fuoco per prima intervenuti. Il medico legale, Emilio D’Oro, ha già provveduto all’esame autoptico della piccola vittima per stabilire la causa e i mezzi produttivi della morte del bambino. Sono tuttora in corso indagini delegate alla Stazione Carabinieri di Solopaca anche con l’ausilio del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche- Reparto Analisi Criminologiche, per ricostruire e delineare più compiutamente la dinamica degli eventi e i profili di responsabilità configurabili a carico della donna.

“HA UCCISO IL FIGLIO DI 3 MESI”. I FATTI. La madre è accusata di aver ucciso il figlio di 4 mesi, simulando l’incidente stradale. È accaduto sulla Statale 372 Teresina all’altezza di Solopaca nel beneventano . Lì la donna avrebbe spinto la propria auto contro il guardrail con a bordo il bimbo ancora in fasce, che poi avrebbe lanciato nel dirupo, da un’altezza di una decina di metri, prima di finirlo. Originaria di Campolattaro, la madre 34enne era probabilmente diretta nel suo paese dopo essersi allontanata da Quadrelle, dove viveva col suo compagno. Sulle sue tracce c’erano i Carabinieri, allertati dall’uomo, che domenica sera aveva dato l’allarme, denunciandone la scomparsa. Il 32enne di Quadrelle aveva chiesto aiuto ai militari della Compagnia di Baiano, non avendo notizie né della donna né del bimbo che sapeva essere con la madre, ritrovata sul luogo dell’incidente, sulla Statale 372 Telesina nei pressi di Solopaca. Inizialmente si pensava ad un incidente stradale, con la Opel Corsa della giovane madre finita contro il guardrail forse nell’impatto con un altra auto. Dopo alcune ore i rilievi fatti dai Carabinieri e gli elementi acquisiti hanno indotto i militari a ritenere false le dichiarazioni della 34enne, che in evidente stato di agitazione e tensione, è stata nel frattempo ricoverata all’Ospedale Rummo di Benevento. Per tutta la notte è rimasta piantonata dai Carabinieri del Comando provinciale del capoluogo sannita. Ora risulta indagata per omicidio volontario dalla Procura di Benevento. Il sostituto Vincenzo Toscano ha ricostruito i fatti, superando non poche difficoltà. Oltre allo stato di forte alterazione della madre, la sua condizione di sordomuta ha complicato ulteriormente le modalità di comunicazione con gli inquirenti. Sono stati ascoltati i familiari, si è cercato di approfondire il contesto in cui la indagata ha vissuto dopo il parto, nel tentativo di risalire alle cause del gesto, al momento non chiare. Si indaga in tutte le direzioni. Dimessa dall’ospedale, non ha voluto fornire la propria versione dei fatti, avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’autopsia sul corpo del piccolo ha confermato i sospetti degli inquirenti, che ora devono ricostruire le circostanze della sua morte.

 

 

 

 

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