La minoranza chiede al sindaco di dimettersi in seguito all’avvenuto insediamento a Pratola Serra di una Commissione d’accesso a Pratola Serra. Con una nota, il gruppo “SiAmo Pratola Serra” commenta la notizia circolata sulla stampa locale, che «circolava già da qualche giorno nel paese», intervenendo all’atto dell’insediamento della «Commissione d’accesso antimafia prevista dall’art. 143 del TUEL». Nel comunicato il gruppo consiliare “SiAmo Pratola Serra” auspica che «con quanto disposto del Prefetto di Avellino, si faccia definitivamente chiarezza sull’operato delle amministrazioni Aufiero, visto che la gestione della cosa pubblica, al limite della legalità, è sotto gli occhi di tutti ormai da più di un decennio». I consiglieri sottolineano la delicatezza della situazione. «La commissione d’accesso di nomina prefettizia avrà il compito, come da normativa in materia, di valutare gli elementi sui quali fondare la proposta di scioglimento del consiglio comunale, rappresentati da vizi e da anomalie dell’azione amministrativa, accertando eventuali condizionamenti o infiltrazioni nella macchina amministrativa» e «verificherà, inoltre, la sussistenza di collegamenti diretti o indiretti tra la criminalità organizzata e gli amministratori». Inoltre, «auspichiamo, inoltre, che si faccia piena luce anche sui conti dell’Ente».

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

LA NOMINA PREFETTIZIA SEGUE LE DIMISSIONI DEL SEGRETARIO GENERALE. La commissione si è insediata in concomitanza con le dimissioni della segretaria comunale Myriam Feleppa. È composta da Angelo Cucco (Segretario Generale), Stella Fracassi (vice Prefetto) e dal Capitano dei Carabinieri Domenico Signa. «Il suo insediamento è avvenuto qualche giorno fa», ma «stupisce, che il sindaco Emanuele Aufiero non ne abbia dato notizia, probabilmente neanche ai componenti della maggioranza, visti i commenti sull’accaduto», aggiungono i consiglieri del gruppo «SiAmo Pratola Serra», che non intendono considerare ‘condannati’ gli amministratori locali, tuttavia. «L’accesso ispettivo non è certamente una condanna, ma suppone siano stati ravvisati elementi sufficienti per verificare se a Pratola Serra vi siano vizi di gestione e condizionamenti della malavita organizzata». Si rileva, comunque, che si tratta di «una misura adottata di rado dal Prefetto e che nell’hinterland avellinese non si era mai vista prima, se non in qualche comune del Vallo Lauro». Al di là del merito che spetterà agli ispettori accertare, il gruppo consiliare esprime un giudizio morale su «una misura che getta un’ombra sull’intera comunità e che è stata tenuta nascosta anziché renderla pubblica. Se non altro per dimostrare piena collaborazione affinché la verità venga a galla in tempi brevissimi, ma soprattutto perché l’accesso ispettivo, nostro malgrado, investe l’intero consiglio comunale, e il sindaco Emanuele Aufiero aveva il dovere e l’obbligo, quantomeno morale, di informare sulla questione». I consiglieri esprimono rammarico per il mancato coinvolgimento del consiglio comunale. «Si è cercato di nascondere tutto sotto il tappeto ormai colmo delle scellerate scelte politico amministrative; delle false attestazioni che puntualmente vogliono propinare ai bilanci, delle clamorose marce indietro sulle politiche sociali avendo toccato e sfondato il fondo delle casse comunali», si osserva. «Non sappiamo se i sorrisi ancora raggianti sono frutto di disinformazione o nascondono almeno un briciolo di disagio, ma quanto accaduto sigilla sulla fronte dell’intera cittadinanza qualcosa di molto simile alla Vergogna!», si legge ancora, prima di concludere con un invito al primo cittadino. «Consigliamo, pertanto, al sindaco e all’intera maggioranza di dare le dimissioni già oggi, perché senza attenderne ulteriori, hanno già abbastanza motivi per andarsene a casa».

 

 

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