Sant’Angelo all’Esca ha dato l’ultimo saluto alla giornalista del Tg2 Ida Colucci. Funerali in forma strettamente privata per lei questo pomeriggio a Sant’Angelo all’Esca, così come ha voluto la famiglia. Presenti nella chiesa di san Michele Arcangelo solo alcuni colleghi della ex Direttrice del Tg2, visibilmente provati. Il rito funebre è stato celebrato dal parroco don Ciriaco in una atmosfera di forte e partecipato dolore che ha unito la comunità del borgo irpino dove Ida Colucci aveva le sue origini. Nella sua omelia il sacerdote ha letto una lettera del fratello di Ida. Alle esequie era presente un picchetto della Polizia di Ariano Irpino, coordinato dal vice questore Maria Felicia Salerno. Ida Colucci è morta ieri, 19 agosto dopo lunga malattia, a tre giorni dal 59esimo compleanno Nata a Roma, era originaria attraverso la sua famiglia di Sant’Angelo all’Esca. Aveva diretto il telegiornale della seconda rete della Rai dal 2016 fino al 31 ottobre 2018, ma nella Redazione del Tg2 era stata alla vicedirezione dal 2009. Un male incurabile l’ha stroncata prematuramente la sua carriera era inziata alla agenzia di stampa Asca, prima del suo impegno per Nuova Ecologia e Legambiente. Nel 1991 l’ingresso alla Rai nel 1991, iniziando al Giornale Radio, per passare poi al Tg2, di cui è diventata inviata nel 2005. Fu l’amministratore delegato Antonio Campo Dall’Orto a volerla direttore del Tg2. Nel suo passato di cronista aveva seguito le vicende del Governo Berlusconi, raccontando gli anni difficili del Centrodestra al Governo. Ma si ricorda anche per il suo impegno a livello internazionale. Per il Tg2 ha seguito importanti appuntamenti internazionali, come le assemblee generali dell’Onu e i vertici G8 e G20, lavorando negli Stati Uniti, in Canada, in Corea del Sud, in Giappone, in Cina, in Brasile. Si è occupata anche di politica europea, coprendo con regolarità per oltre dieci anni i consigli Ue dei capi di Stato e di governo a Bruxelles e le attività programmate delle istituzioni comunitarie. Nella primavera del 2016 ha seguito l’emergenza attentati nella capitale belga e gli arresti dei sospetti jihadisti. In precedenza, durante il suo periodo radiofonico, negli anni novanta ha seguito la cronaca degli sbarchi dei profughi albanesi sulle coste pugliesi, la cronaca giudiziaria degli anni di Tangentopoli, il processo Sisde. Nel 1998 le sono stati affidati i compiti di “informatore politico-parlamentare”. Con lei la Rai perde un giornalista professionista di valore, con il rammarico di quanto ancora avrebbe potuto fare.
IL CORDOGLIO DELLA RAI NELLA NOTA DEI VERTICI AZIENDALI. “Profondo cordoglio per la scomparsa di Ida Colucci, giornalista appassionata che ha saputo dare alla Rai con generosità e competenza la propria professionalità in tutte le sue esperienze lavorative con una condotta sempre in linea con il servizio pubblico. Ci mancherà e la ricorderemo sempre con grande affetto”. E’ quanto esprimono, in una nota congiunta il Presidente Marcello Foa e l’Amministratore delegato Fabrizio Salini. Tutti i telegiornali, i siti di informazione, blog e social media del gruppo radiotelevisivo pubblico hanno ricordato Ida Colucci, esprimendo vicinanza ai familiari e apprezzamenti per la capacità professionale dimostrata dalla giornalista nel corso della sua brillante carriera nel Servizio Pubblico.
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