«A casa con i genitori 3 giovani su 4 in Campania». Cooperative contro la Regione

L'Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania accusa l'esclusione dal tavolo del confronto sul disagio abitativo e annuncia «azioni giuridiche e politiche per impedire l’attuazione di quanto deliberato dalla Giunta Regionale»

La città di Avellino, particolare del centro storico visto dalla Collina dei Liguorini

«A casa con i genitori 3 giovani su 4 in Campania». Le Cooperative si schierano contro la delibera della Regione guidata da Vincenzo De Luca: «In Campania il disagio abitativo non si risolve con il ripristino delle facciate dei fabbricati», scrive in una nota l’Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania, che «contesta il mancato confronto ed i contenuti del provvedimento regionale». In particolare, l’Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania, attraverso i propri rappresentanti del Settore Abitazione (Aldo Carbone -AGCI, Antonio Gesummaria –Confcooperative, Mario Mosella -Legacoop), esprime il proprio forte disappunto per l’adozione da parte della Giunta Regionale, di contenuti programmatici non adeguati alle reali esigenze del disagio abitativo, nel programma denominato “Rigenerazione urbana territoriale – politiche abitative”.

Il logo di Confcooperative Campania

SI RITENGONO ESCLUSI DAL CONFRONTO. Nella nota si protesta per il mancato coinvolgimento nel confronto. «Adottare una deliberazione, incontrando solo i costruttori e i sindacati degli Inquilini, senza alcun confronto con la rappresentanza delle cooperative che, negli anni, hanno dato risposta al bisogno di casa di migliaia di cittadini, ci sembra un’incongruenza cui non riusciamo a trovare risposta», scrivono. «L’atteggiamento è ancora più inspiegabile, se si pensa che gli interventi sull’Edilizia Residenziale Sociale in Campania sono assenti da oltre venti anni. Meglio sarebbe stato, secondo le cooperative, prima di adottare, la delibera 263/2019, di analizzare i dati del disagio abitativo nella Regione Campania, dai quali emerge una domanda variegata alla quale, ovviamente, si deve rispondere in modo articolato e con programmi pluriennali ed integrati».

Rione Parco ad Avellino

«DISAGIO ABITATIVO CERTIFICATO: IL 75% DEI GIOVANI COSTRETTA A VIVERE A CASA CON I GENITORI». L’Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania quantifica il disagio esibendo alcuni dati statistici, resi noti nel 2019: «Il 75% dei giovani vive in coabitazione con la famiglia, cioé a casa con i genitori, a dimostrazione della difficoltà di accesso alla prima abitazione sul mercato libero, sia in locazione, che in proprietà». Per l’Alleanza delle Cooperative Campania, quindi, «è evidente che il provvedimento regionale prodotto, nega a questi ceti sociali, qualsiasi sostegno e soluzioni per consentire loro l’accesso alla prima casa, anche in presenza di strumenti urbanistici che prevedono la destinazione di aree per l’Edilizia Residenziale Sociale». Inoltre, «per quanto riguarda i costi convenzionali degli alloggi si è approvato un provvedimento, condiviso sempre solo con costruttori e sindacati degli inquilini che determina un significativo aumento rispetto al 2014, in presenza di un incremento dell’inflazione irrilevante». Per i rappresentanti della cooperazione, «questo anomalo aumento dei costi provoca maggiori esborsi da parte della Regione Campania a danno di una maggiore platea di interventi». In questo quadro, «il provvedimento regionale che focalizza la nuova programmazione su manutenzione e valorizzazione ambientale ed energetica, dei soli edifici pubblici, ci sembra sia necessaria ma assai riduttiva rispetto ad un progetto più ampio e differenziato per dare soluzioni a chi non può accedere all’iniziativa privata. Stupisce altresì che nel testo programmatico, non si faccia perno anche sull’ utilizzo della recente ripartizione nazionale dei residui fondi assegnati alla Campania della legge 457/78 (del Piano decennale Casa) di 21 ml di Euro specificamente destinate a tali finalità e dei 286 milioni di Euro del POR-FERS 2016-20120 a rischio perdita per sviluppare azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana sostenibile per le 19 città grandi e medie della Campania, ove si riscontra il maggiore disagio abitativo». Segnalando che «nonostante ulteriore richiesta, la Regione ha negato qualsiasi confronto», l’Alleanza delle Cooperative annuncia che «assumerà tutte le azioni giuridiche e politiche, atutela dei propri associati, tese ad impedire l’attuazione di quanto deliberato dalla Giunta Regionale».


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