Avvocaticalcio: caos Agenti Sportivi. Pasqualin “Siamo ancora nella giungla”

La nota di Claudio Pasqualin, Presidente dell’Associazione Avvocaticalcio: la riforma avrebbe dovuto riportare competenza e professionalità nella categoria, e invece c'è la lotta fra bande e compravendita di procure

Avvocaticalcio: è caos Agenti Sportivi. Per il Presidente dell’Associazione, Pasqualin «continua la giungla». Ecco la nota integrale. Alla fine è arrivata la proroga: un provvedimento della Presidenza del Consiglio datato 27 Giugno ha procrastinato i termini di applicazione della normativa sugli agenti sportivi al prossimo 31 dicembre. Questo provvedimento è un ulteriore tassello che si aggiunge alla telenovela della riforma varata con la Legge di Bilancio 2018 che ha creato al sistema calcio non pochi problemi. Prima la presunta difficoltà degli esami necessari per l’iscrizione al Registro degli Agenti Sportivi, che sono stati superati solo da 8 partecipanti su 800; poi la difficoltà ad iscriversi al nuovo albo per tutti coloro che avevano già sostenuto l’esame prima della liberalizzazione del 2015, a causa dell’alto numero di domande arrivate a CONI e FIGC; quindi la decisione del governo di spostare l’entrata in vigore della riforma al 1° gennaio 2020 al fine di evitare problemi durante il Calciomercato estivo con l’esultanza di tanti “procuratori” e famose “procuratrici” che possono continuare ad esercitare la professione senza problemi. Ma non è finita qui: è notizia di pochi giorni fa che i sindacati degli agenti calcistici professionisti (IAFA e AIACS), stanti i molteplici ed evidenti profili di illegittimità ed anticostituzionalità del sopra citato provvedimento, si sono riservate di attivare tutti i legittimi strumenti di tutela per la categoria in ogni competente sede.

«SITUAZIONE PARADOSSALE». “E’ una situazione davvero paradossale, – afferma Claudio Pasqualin, Presidente dell’Associazione Avvocaticalcio – abbiamo esultato tutti per questa riforma, che avrebbe dovuto riportare competenza e professionalità nella categoria, e ci ritroviamo ancora nella stessa giungla con lotta fra bande e compravendita di procure. Speriamo solo che la prossima prova di esame, prevista probabilmente fra fine ottobre e inizio novembre, non venga resa più semplice solo per salvare “qualcuno” in particolare”. “Da parte di Avvocaticalcio – conclude Pasqualin – c’è solo la volontà di rendere più professionale il sistema e siamo contenti che già tanti aspiranti agenti abbiano scelto la nostra associazione per prepararsi alla prossima sessione di esami”.

 

 

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