L’omaggio dei Carabinieri irpini al Vice Brigadiere Mario Cierciello Rega, assassinato a Roma nella notte tra giovedì e venerdì. Fiori e qualche parola ricordano la morte in servizio di un militare coraggioso, caduto nell’adempimento del proprio dovere, falciato nel suo impeto più alto di attaccamento al dovere. In un’Italia che troppo spesso smarrisce il senso delle istituzioni, chi come lui ogni giorno mette a rischio la propria vita per servire lo Stato non riesce a rimanere inerme di fronte a quanto accaduto. In queste ore i suoi colleghi ad Avellino e in Irpinia condividono il lutto. Compostamente, senza retorica, un gesto spontaneo manifesta un dolore profondo che chi indossa la divisa dell’Arma avverte. In questi momenti di lutto per i Carabinieri italiani il pensiero non può non andare ai familiari del Vice Brigadiere caduto a Roma, alla giovane moglie, agli amici e alla comunità di Somma Vesuviana dalla quale proveniva e nella quale aveva acquisito e fatto propri i principi di legalità, fedeltà allo Stato, spirito di sacrificio al servizio del Paese e della gente, soprattutto dei più deboli.

Lo Stato è presente nei nostri territori in profondità, perché alberga nelle coscienze di tanti giovani che mettono a repentaglio il loro futuro per difendere il diritto di ogni cittadino. È caduto un uomo del Sud, un testimone di legalità che si aggiunge alla lunga schiera di chi, nato e cresciuto nel Mezzogiorno, ha sacrificato la propria vita indossando con onore e sprezzo del pericolo una divisa, una toga, la veste sacerdotale o semplicemente l’abito da lavoro. In questo momento Avellino e l’Irpinia partecipano al lutto che ha colpito la famiglia del Vice Brigadiere Mario Cierciello Rega, ma anche l’intero Paese. La purezza e la bellezza di un fiore onorano la momoria di un giovane Carabiniere, stroncato nel culmine della sua vita da otto coltellate, mentre era in servizio, mentre si batteva per rendere più sicura la città nella quale tutelava l’ordine, la Capitale.

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