La scuola irpina aderisce al Sit-in #liberidinsegnare: no ingerenze

Le sigle sindacali del mondo della scuola aderiscono alla mobilitazione nazionale di protesta contro l'ingerenza della politica nell'attività didattica, prendendo spunto da quanto accaduto alla prof. Dell'Aria. Cgil, Cisl, Uil, Snals Confsal e Gilda Unams chiedono di consegnare al Prefetto di Avellino un documento dei principi ispiratori della mobilitazione

Le confederazioni di Cisl, Cgil, Uil, Snals Confsal e Gilda Unams aderiscono alla mobilitazione nazionale in sostegno della libertà nell’azione didattica, e a seguito dei fatti che hanno riguardato il provvedimento adottato nei confronti della prof siciliana Dell’Aria. Con lo slogan #liberidinsegnare e #liberidimparare il sindacato scuola unitario è sceso in piazza per manifestare contro il l’ingerenza della politica nell’attività didattica.

“I fatti che riguardano la professoressa Dell’Aria sono il simbolo di una pericolosa tendenza della politica a invadere e condizionare gli spazi in cui si esercitano l’azione didattica e l’autonomia delle istituzioni scolastiche” scrivono in una nota congiunta i sindacati, che hanno chiesto un colloquio al Prefetto Maria Tirone per consegnare il documento redatto dalle sigle sindacali espressioni del mondo della scuola. “C’è una tendenza che non può che accentuarsi nella prospettiva del sistema della regionalizzazione del sistema di istruzione. L’unitarietà del sistema di istruzione e la libertà di insegnamento sono due cardini della scuola voluta dai Costituenti: spirito critico, capacità di analisi e di lettura dei fatti del mondo, sono gli obiettivi che gli studenti dovrebbero raggiungere nel loro percorso di studi per l’esercizio di una cittadinanza attiva.

Aderiamo all’iniziativa nazionale che si è tenuta oggi a Palermo #liberidinsegnare #liberidimparare, chiamando a raccolta qui ad Avellino in un sit nella stessa giornata presso la Prefettura in Corso Vittorio Emanuele, il mondo della scuola ed i cittadini tutti: la scuola è un bene comune.

Abbiamo scelto due simboli: un foulard e un brano da leggere. La scuola italiana sta rispondendo chiaramente attraverso le molteplici iniziative del Paese. Non è accettabile alcun bavaglio, ma soprattutto la risposta a questa tentativo sta tutta nel ribadire con fermezza la coscienza della propria funzione. Abbiamo inoltre chiesto di incontrare S.E. Il Signor Prefetto alla scopo di consegnare il nostro documento unitario ed illustrare le richieste in esso contenute. Sarà questa una ulteriore occasione per la prosecuzione della raccolta di adesioni all’appello “contro la regionalizzazione del sistema di istruzione”.

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