«Dal segno alla forma», al ‘Cimarosa’ di Avellino giornata di studi

L'incontro tra gli accademici delle Università di Montpellier, di Pavia, di Lucca e di Salerno venerdì 24 maggio al Conservatorio, dove in serata concerto finale nell'auditorium con la prima assoluta di «Immagina-zioni» di Gianluca Saveri

Il Conservatorio «Cimarosa» di Avellino apre le porte a studiosi e relatori provenienti da prestigiose Istituzioni e Università italiane ed europee per una giornata di studi dedicata al rapporto tra il segno e la forma. Venerdì 24 maggio, dalle 11, nella sala «Bruno Mazzotta» del Conservatorio di Avellino, presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmelo Columbro, va in scena «Dal segno alla forma: rapporti e implicazioni», una giornata di incontri e confronti immaginata e curata dal professore Antonio Caroccia e dal maestro Gianvincenzo Cresta.

Con loro ne discuteranno e si confronteranno illustri relatori come Renzo Cresti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Luigi Boccherini” di Lucca, Luca Cossettini dell’Università degli Studi di Udine, Frédérique Malaval dell’Università “Paul VaLèry” di Montpellier, Massimiliano Locanto dell’Università degli Studi di Salerno e Ingrid Pustijanac dell’Università degli Studi di Pavia. La giornata di studi e il successivo concerto finale che si terrà alle 20:30 nella splendida location dell’Auditorium «Vitale» di piazza Castello, si inserisce nel solco della sperimentazione e della tradizione dell’Istituto irpino che ha visto lo scorso anno un analogo e importante appuntamento dedicato allo spazio, al suono e al logos.

«Riflettere sul segno vuol dire riflettere sulla forma così come non è possibile pensare alla forma senza che essa si manifesti in segni. Dunque, le interazioni tra forma e segno sono molteplici e diverse tanto più nell’era della multimedialità dove gli input semiologici si mostrano nei diversi linguaggi, sovrapponendosi e stratificandosi – affermano Antonio Caroccia e Gianvicenzo Cresta, curatori del progetto – La giornata di studi intende porre in campo queste numerose problematiche e tratteggiare affinità e divergenze esistenti tra alcune teorie semiotiche, musicologiche e cognitive, nel tentativo di comprendere su quali basi sia possibile parlare di una semiotica della musica in relazione al problema dell’attribuzione di significato».

Luca Cipriano, Presidente del Conservatorio Cimarosa di Avellino

La giornata si concluderà con il concerto gratuito fino ad esaurimento posti a sedere delle ore 20.30 in Auditorium curato dai maestri Massimo Aluzzi, Alba Francesca Battista, Pietro Pompei e Gianluca Saveri, che eseguiranno brani di Stockhausen, Jodlowski, Cangelosi e Saveri con l’assistenza tecnica audio degli studenti della Scuola di Musica elettronica del «Cimarosa».

Per l’opera «Immagina-Azioni» di Gianluca Saveri, eseguita in prima assoluta, verrà utilizzata una particolarissima armatura, progettata e realizzata da Marco Cucciniello della Scuola di Musica elettronica del «Cimarosa», un dispositivo in grado di captare i movimenti nel tempo e nello spazio del performer e trasformarli in suoni.


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