La Regione Campania sta per pubblicare un piano strategico da 26 milioni di euro per l’imprenditoria femminile, per dare la possibilità alle donne in generale e alle mamme di mettere a frutto le competenze tecniche e professionali, e inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro. In questo orizzonte amministrativo di riferimento è stato presentato questa mattina il primo Concilia Point all’interno della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi da parte dell’assessore regionale alle politiche sociali e pari opportunità Chiara Marciani, che ha inaugurato lo sportello insieme alla presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, e alla direttrice della struttura Giulia Magliulo, fra gli altri.

L’assessore regionale Chiara Marciani

Obiettivo del progetto illustrato oggi “#Liberedi” è quello di conciliare i tempi lavorativi con quelli familiari, per quante vivono una vita familiare diversa da quella ordinaria. Lo strumento di sostegno alla ricerca della lavoro per mamme, mogli e sorelle dei carcerati, oltre che per tutte le donne del comprensorio altirpino, rappresenta un’autentica novità per una struttura carceraria, che amplia gli orizzonti dell’inclusività e del sostegno alle famiglie dei detenuti, offrendo la possibilità alle donne di un sostegno nelle varie fasi della ricerca di una occupazione: dalla compilazione di un curriculm vitae, fino all’integrazione del settore della formazione, con la valorizzazione delle competenze. “Il concilia point deve aiutare le donne a captare anche altre fonti di finanziamento regionale, come quelli che saranno appostati per l’auto-imprenditorialità” ha spiegato l’assessore Marciani.

“Il Concilia Point inoltre, avrà il compito di certificare le competenze non formali, da trasferire poi in un titolo da spendere nella formazione e avere uno sconto sui programmi destinati; oppure di avere una premialità sul progetto candidato all’auto-imprenditorialità” aggiunge. “Senza contare che i voucher messi a disposizione dai Consorzi dei Servizi Sociali, per consentire alle mamme di usufruirne per lasciare i figli da zero a 3 anni, ma anche da zero e fino a 12 anni, in una ludoteca convenzionata, e dedicarsi al lavoro. Si tratta del primo progetto in Italia, teso a offrire possibilità alle donne e valide opportunità” ha spiegato alla pleatea intervenuta.

Rosa D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania

L’assessore Marciani ha confermato inoltre, una serrata attività di concertazione con tutti i livelli istituzionali e della formazione, per far partire due corsi di formazione presso la struttura: uno legato alla stampa, e un altro all’abbigliamento. Proprio la Presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio, ha sottolineato il grande risultato raggiunto dalla Casa di Reclusione grazie ad una “politica di continuità” che ha consentito di aggiungere mattoni e sforzi a progetti ideati lontano nel tempo. “Da assessore regionale alle politiche sociali ho sostenuto interessanti progetti di sperimentazione in questa struttura, insieme all’ex Stapa Cepica di Avellino” ha spiegato. “Questa struttura è una realtà importante per l’intero Mezzogiorno, e oggi inizia una nuova sperimentazione, che aggiunge un altro tassello alla nostra battaglia di civiltà”.

Dalla Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi Samuele Ciambriello detta la metrica del ruolo della struttura all’interno della società: “Carcere è l’anagramma di cercare”. Mentre una fitta rete di cooperative, istituzioni, enti di formazione e politica collaborano per proporre la migliore offerta rieducativa e consentire il riassorbimento nella società di quanti scontano la pena, la struttura si apre al territorio e diventa inclusiva.

Al tavolo dei relatori anche Francesco Mancini del Consorzio Tekform, Stefano Farina presidente del Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia, Don Rino Morra dell’Associazione di Volontariato Galea, e Antonio Borea presidente di Confcooperative Campania. Hanno preceduto le relazioni dei vertci istituzionali regionali Fiorenza Taricone Docente di Pensiero politico e questione femminile Università di Cassino, Samuele Ciambriello Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Regione Campania, e Giuseppe Martone, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania.

 

ARTICOLI CORRELATI