“Progetto Comune per Conza”, basta scontri: pronti al dialogo

«SULL'EOLICO ABBIAMO CONDIVISO TUTTI LE STESSE POSIZIONI». Lettera aperta della minoranza consiliare, che reitera l'appello al Sindaco per l'apertura di una stagione di dialogo con l'obiettivo di pacificare il paese dopo la fase di scontro che ha caratterizzato l'inizio della consiliatura. Giudizio negativo sull'operato in questa prima fase, ma disponibilità a dare un contributo sulle soluzioni

Il gruppo “Progetto Comune per Conza” lancia un monito all’amministrazione dicendo basta scontri: «Siamo pronti al dialogo». Con la riflessione pubblicata di seguito, il gruppo consiliare “Progetto Comune per Conza” propone in ultima analisi al Sindaco di aprire una stagione di dialogo per pacificare il paese dopo la fase di scontro che ha caratterizzato l’inizio della consiliatura.


Il Documento

Sull’eolico nessuno si chiami fuori. Ma ora è tempo di confrontarci per collaborare nell’interesse del paese

di gruppo Progetto comune per Conza*

Il gruppo “Progetto comune per Conza” fa fatica a rispondere ad un
sindaco che, invece di occuparsi di questioni amministrative, vive una realtà
falsata dall’esaltazione per una vittoria elettorale tanto insperata quanto
striminzita e sappiamo tutti come è stata “faticosamente” ottenuta. Questo gli
conferisce, comunque, il diritto e, soprattutto, il dovere di governare il nostro
paese ed amministrarlo al meglio. Per questo non smetteremo mai di
pungolare, suggerire e correggere pure, quando, purtroppo, si commettono
errori grossolani.

Egli utilizza un “purtroppo” quando si autodefinisce uno che non è
imperatore, né dittatore, né re, né potestà. Infatti, tutta la cittadinanza, e non
solo, se ne sta accorgendo che sarebbe quella la sua ambizione. Se pensa di
poter addebitare a noi le accuse di autoritarismo, evidentemente, scambia
questo con l’autorevolezza che è tutt’altro. Ma per arrivare a tanto, ci vogliono
le “qualità” ed i risultati sul campo. Oppure, qualcuno pensa, forse, che si è
autoritari quando non si hanno alle spalle (come invece avviene ora)
eminenze grigie che pilotano dall’esterno l’attività amministrativa? Stiano
tranquilli i nostri cittadini perché ci saremo sempre noi quali sentinelle di una
democrazia che vigeva fino a qualche tempo fa e che ora viene messa in
discussione da chi pensa di essere diventato il padrone del comune e del
paese. A proposito, negli uffici comunali si va negli orari di ufficio, quando tutti
possono avere accesso e non nelle ore notturne. Prima di tutto la
trasparenza. Le nostre porte erano sempre spalancate. Oggi sono sbarrate.

I ragazzi vanno incentivati, sostenuti e di certo non ingabbiati.
L’educazione e la morale gliela insegnano le loro famiglie o la scuola ma, di
certo, non il Sindaco cui sono demandati altri doveri. In passato, essi
organizzavano eventi dove, quando e come volevano, in piena simbiosi ed
autonomia, col rispetto reciproco che si instaura tra persone che si stimano e
di cui si ha fiducia reciproca. Spettacolando, i progetti “no alcol, no droghe”, il
centro sociale facelook, l’accoglienza alle maggiaiole ed ai nostri emigranti, i
carri del Carnevale, il presepe vivente, le festività natalizie, tornei di calcio e
calcetto, il campionato di calcio di categoria, i grandi eventi estivi, ecc..
Questo era tutto ciò che quella collaborazione ha prodotto, lasciando una scia
di apprezzamento dentro e fuori Conza, alla faccia della dittatura. Oggi,
invece, i ragazzi devono sottostare ai diktat di chi ergerà un muro (testuali
parole) nei loro confronti se non faranno come dice lui. Si arriva, addirittura, a
chieder loro di concordare come, dove ed anche chi va ringraziato dopo che
hanno lavorato per il proprio paese. Sono i ragazzi che andrebbero ringraziati
ogni qualvolta prendono parte attiva alla vita sociale della nostra comunità
che ha bisogno del loro entusiasmo per realizzare tutte quelle manifestazioni
che difficilmente potranno più essere realizzate se non si cambia
completamente atteggiamento. Non importa, Sindaco, a chi vanno i meriti.
Noi dobbiamo solo pensare a farli fare ed, alla fine, saranno loro stessi ed
anche la cittadinanza che ne beneficerà, ad apprezzare chi gli ha consentito
di crescere “insieme”.

Siamo, ovviamente, felici di sapere che goda di ottima salute, ma una cura
di fosforo, però, non gli farebbe male, considerate tutte le dimenticanze che lo
inducono a dire una serie di falsità su come siano andate le cose in passato.
Sulla neve del 2012, abbiamo avuto, e non finiremo mai di ringraziarli, i
nostri dipendenti all’opera 24 ore su 24 per 18 giorni con neve che ha
raggiunto i 60 cm. di altezza. Tutti si alzavano la mattina e si recavano
regolarmente a lavoro perché le strade erano costantemente libere e pulite.
Ora, invece, sono bastati 5 cm. di neve per bloccare tutto e tutti. Persino le
scuole, quando nei paesi siti a 1000 mt. di altitudine avevano già riaperto, da
noi sono rimaste chiuse perché non si era provveduto a liberare le strade ed il
piazzale antistante la scuola. Ed è un controsenso leggere che non ci sono
soldi per il sale mentre, poi, si buttano letteralmente via decine di migliaia di
euro di spese inutili che, potevano essere evitate con semplici accorgimenti.
Di questi tempi, però, fare la vittima conviene.

In riferimento a chi ci ha lasciato, si potrebbero dire tante cose. Noi ci
limitiamo a dire che ognuno è libero di prendere la strada che vuole in base a
come tira il vento e sappiamo solo che per ben 3 elezioni sono rimasti
fedelissimi ad un progetto di rilancio del nostro paese, attuato nelle prime 2
legislature ed interrottosi, purtroppo, nella terza scellerata gestione da cui si è
preso le distanze da subito. E, se davvero fossero stati in disaccordo con noi,
avrebbero dovuto manifestarlo dopo la prima legislatura ed invece si sono
tenute altre 2 elezioni per approdare dove, poi, evidentemente, gli faceva più
comodo.

Ciccone non ricorda di aver partecipato alle serate organizzate in una
Country House del nostro paese nel 2013; non ricorda che è stato nel 2006 e
non nel 2007, che aderì con tanto di dichiarazione in consiglio comunale alla
Maggioranza amministrativa di allora ed ancora non ricorda di aver
sottoscritto un programma amministrativo con noi nel 2008, quando
candidatosi come consigliere con Farese sindaco, la lista sbancò con 700 voti

di differenza (quelle sono batoste e non quando si perde per 3 voti) e lui non
venne eletto perché la gente non lo volle ad amministrare il nostro paese.
Evidentemente, non aveva lasciato un buon ricordo nei 2 spezzoni di
legislatura che lo avevano visto sindaco ed in cui quelli che oggi lo hanno
utilizzato per portare quella decina di voti necessari per vincere, allora lo
mandarono a casa. E poi, si viene ad accusare noi di creare divisioni? Beh.
Ci vuole una bella faccia tosta.

Ma, evidentemente, la coerenza non è più una qualità che in politica paga
e quindi, candidamente, ha accettato di lasciare le famiglie Farese, Ciccone,
Masini, Lariccia per approdare verso i suoi avversari di sempre. Complimenti!
Oggi però deve pagare dazio per aver avuto ancora una volta questa
possibilità che altri ormai non potevano più concedergli rappresentando lui la
vecchia politica. Quella politica fatta di ordinaria amministrazione, che guarda
all’oggi e non ai prossimi 10 anni, che non ambisce al salto di qualità per il
nostro paese, bloccatosi, purtroppo, negli ultimi 5.

Si ha pure il coraggio di parlare ancora della truffa perpetrata ai danni dei
nostri poveri concittadini abitanti delle campagne che si sono visti rifilare
manufatti contenenti amianto, in spregio alla Legge n. 257/92, in vigore
all’atto della cessione? E pensare che qualche settimana fa avrebbe voluto
ripetere l’operazione ma, per sua fortuna, qualcuno lo ha avvisato che il
nostro gruppo avrebbe messo in seria discussione la deliberazione e, quindi,
per non andare sotto in consiglio, ha provveduto a ritirare il punto all’ordine
del giorno.

Sulla Commissione mensa, stendiamo un velo pietoso, vista la puerilità di
chi ha voluto, a tutti i costi, sovvertire ciò che è sempre avvenuto nel nostro
comune, quando la relativa presidenza è stata sempre riservata al gruppo di
opposizione, mentre in questa legislatura si è deliberato per la presidenza
alla maggioranza, con ovvio e consequenziale allontanamento del nostro
gruppo dal Consiglio comunale.

La piscina è stata portata a gara ed aggiudicazione e l’impresa, con cui il
nostro comune ha aperto un contenzioso, si è ritirata prima dell’inizio dei
lavori. Dopodiché, lo vada a chiedere a tutti quelli che ora stanno con lui
(fuoriusciti e nuovi amici) se allora la volevano. Ecco perché riteniamo che
solo l’opportunismo li ha messi insieme e, di certo, non le questioni
ammnistrative su cui l’hanno sempre pensata in maniera del tutto opposta.

Riguardo al Programma amministrativo, di certo, la gente non ha votato la
lista vincente per quello, dato che non c’era, ma per le promesse, le minacce,
i ricatti ed il trascinamento di vari elettori, non più abili, fino a dentro il seggio.
Per noi fare politica non è questo e, di sicuro, non è una telenovela. Non
smetteremo mai di farla, né tantomeno quando vorrebbe imporcelo il nuovo
“Kapò”. Farebbero bene, invece, il Sindaco e la sua maggioranza (non tutta
per fortuna) a mettere da parte tutta la repressione accumulata, negli ultimi
15 anni, per non aver potuto occupare le poltrone di piazza municipio.
Si ripristini la pace sociale che vigeva fino a 6 anni fa e si cominci ad
amministrare bene il nostro paese, perché fino ad ora, ancora non ci si è
accorti dell’agognato “cambiamento”, se non in peggio. Si vada oltre il voto di
giugno, smettendola di fare propaganda spicciola, andando oltre la
discriminazione tra chi ha votato a favore e chi contro.

Parla degli amici del passato che lo posero sulla sedia da Sindaco e li
definisce pseudo-tali. L’avevamo già intuito cosa fosse per lui l’amicizia: è
tale, evidentemente, fino a quando c’è da prendere: poi, questi diventano
pseudo-amici e lui salta dove può continuare ancora a ricevere. Proprio come
ha fatto alle ultime elezioni.

Non dimentichi Ciccone, gli piaccia oppure no, che è il sindaco di tutti.
Anche di chi sta all’opposizione e che non aspetta altro che il rispetto dovuto,
istituzionalmente, e che è mancato fino ad ora.
Un capitolo a parte merita invece la questione eolico, per il quale ci siamo
SEMPRE dichiarati TUTTI, anche EGLI, favorevoli, in quanto le nostre casse
comunali hanno bisogno di queste entrate straordinarie. È ovvio che se sul
nostro territorio si immagina di poter realizzare ciò che è avvenuto sul
Formicoso, noi saremmo convintamente CONTRARI perché quello si, che lo
consideriamo “eolico selvaggio” e siamo pure pronti a combatterlo. La stessa
domanda, però, la ponga anche al suo interno e scoprirà cose molto
interessanti. Intanto, però, si provvede, candidamente, ad incassare ingenti
somme, rinvenienti da tali insediamenti.

Chiudiamo con il solito invito, non formale, ma sostanziale (è già la terza
volta che glielo rivolgiamo, a dimostrazione che noi davvero la pace sociale la
vogliamo, nonostante tutto), a voler mettere da parte le divisioni ed iniziare un
vero e proprio percorso di confronto franco e diretto che porti ad abbattere
quei muri divisori della diffidenza e dell’acredine che, di certo, non fanno bene a nessuno, tantomeno al nostro paese che avrebbe tanto bisogno di
riacquisire l’unità degli anni scorsi. D’altronde, anche noi siamo d’accordo su
1 cosa che ha detto il Sindaco: “solo gli stupidi non cambiano idea”. Noi
aggiungiamo “ed atteggiamento”. Per questo rimaniamo fiduciosi che il
Sindaco possa, finalmente, voltare pagina e cominciare a guardare al domani
più che all’ieri.

(*): raggruppamento dei consiglieri di minoranza

 

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