Lioni, consegnata la sciarpa rosa da Guinness dei primati

In vista della manifestazione dell 8 marzo promossa a bordo del "treno rosa", centinaia di donne di tutta Italia hanno risposto all appello lanciato dal senologo Carlo Iannnace per la lavorazione della sciarpa rosa più lunga del mondo, come simbolo della sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno. Basile, Noi in Rosa: "Abbiamo già vinto"

In vista delle celebrazioni dell’8 marzo, consegnate a Lioni migliaia di straripanti sciarpe rosa avvolte in grossi rotoli e sferruzzate a maglia da centinaia di donne in tutta Italia. L’esercito di volontarie Amos e Amdos avrà contezza già al termine della giornata della risposta incassata e dell’esito dell’appello lanciato dal senologo Carlo Iannace, ideatore e promotore dell’iniziativa, tesa a sollecitare la prevenzione nelle cure delle malattie oncologiche e del tumore al seno.

Sebbene manchi il dato scientifico sulla lunghezza della sciarpa prodotta, che sarà presumibilmente svelato in occasione della manifestazione di sabato prossimo, si preannuncia il raggiungimento di un Guinness dei primati, che dovrà essere replicato con il numero delle visite senologiche ed altri controlli tesi alla prevenzione dell’insorgenza di malattie tumorali femminili.

Al fianco di Amos e Amdos, in prima linea nella battaglia sulla prevenzione si è schierata da tempo l’associazione “Noi in rosa”, che fa capo al movimento irpino ed estende la propria attività di sensibilizzazione nel salernitano e nel napoletano. La presidente Maria Assunta Basile, che sarà sabato prossimo a Lioni, conferma il grande coinvolgimento trasversale che ha registrato l’iniziativa. “Lavorare alla sciarpa rosa è stato un modo per sensibilizzare le donne alla prevenzione per il tumore al seno” annuncia.

“Siamo riuscite a coinvolgere un numero sempre crescente di persone soltanto attraverso il passaparola. Hanno collaborato donne operate al seno, ma anche semplici conoscenti. Abbiamo le porte a donne provenienti da Battipaglia, Agropoli, ma anche da Torino, dalla Puglia e da altre regioni, che non hanno esitato a dare un contributo alla causa. Quello che è venuto fuori è un grande e caldo abbraccio rosa che è il simbolo della prevenzione”.

La presidente Basile sottolinea che il ruolo dell’associazione è quello di promuovere alla sensibilizzazione per quella che dovrebbe divenire una pratica abitudinaria delle donne. Di qui la sfida lanciata dalle associazioni, di trasformare l’intero mese di marzo in mese della prevenzione e cura di sé. “Noi siamo uno strumento per sollecitare le persone ad effettuare lo screening: è stato ampiamente dimostrato che la prevenzione è il modo migliore per impedire alla malattia di sopraggiungere. L’associazione si occupa anche di affiancamento delle persone che lottano negli ospedali, sia morale che pratico” continua.

L’adesione alla lavorazione della sciarpa rosa intanto, ha coinvolto anche le scuole, dove fondamentale si è rivelata l’attività di sensibilizzazione delle volontarie dell’Amdos e dell’Amos. Senza contare il clima di condivisione e socialità che si è generato nel corso delle attività.

Il Guinness dei primati si ritiene dunque raggiunto. “Hanno lavorato con noi centenarie, le detenute di Bellizzi, bambine, uomini e ammalate” aggiunge. La distesa rosa sferruzzata a maglia però, non servirà soltanto a testimoniare la diffusione del messaggio lanciato da Carlo Iannace, ma avrà anche un’altra funzione: le migliaia di sciarpe saranno assemblate e cucite per essere riadattate a coperte da donare agli indigenti, alle case di riposo, ai senza tetto e a chiunque ne abbia bisogno. Dalla sensibilizzazione alla prevenzione, l’energia del caldo abbraccio si trasforma e diventa solidarietà.

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