«Novolegno, Fantoni vuole chiudere». Sindacato: ora l’unità dei Comuni

MOBILITAZIONE AVVIATA PER SALVARE LO STABILIMENTO DI PIANODARDINE-ARCELLA. Il 27 febbraio assemblea generale dei lavoratori con il sindacato, poi a Montefredane la riunione del Consiglio comunale allargato alle rappresentanze istituzionali e sociali. Ma si attende il confronto con l'Azienda al Ministero dello Sviluppo Economico

La Novolegno, azienda del gruppo Fantoni con sede a Montefredane in provincia di Avellino, fondata nel 1980

«La Novolegno spa di Montefredane chiude per volontà del CdA gruppo Fantoni», affermano le rappresentanze sindacali in una nota congiunta per indicare l’unica strada rimasta per poter porre rimedio alla scelta: «Occorre unire il territorio e i Comuni». Il documento del sindacato ricostruisce il percorso che ha portato alla decisione del Gruppo Fantoni di porre fine alla propria presenza ultratrentennale ad Avellino.

«I rapporti con il Gruppo Fantoni delle organizzazioni sindacali sia regionali che territoriali in varie sedi erano incentrati sulla scadenza del Contratto di Solidarietà e per scongiurare licenziamenti annunciati per 55 unità su 117 lavoratori», ricordano nella nota i firmatari, Piemonte per la Feneal Uil, Lo Russo per la Filca Cisl, Di Capua per la Fillea Cgil e D’Onofrio per la Ugl. «Sebbene le interlocuzioni non abbiano avuto alcun esito positivo vi era comunque una soluzione percorribile della proroga dell’attuale sostegno al reddito e accompagnando la sua applicazione con un piano industriale che garantisse la permanenza dell’opificio in Pianodardine con tutte le possibili uscite agevolate e anticipate legate alle nuove norme previdenziali e prevedendo investimenti sia sulla compatibilità ambientale che sul ciclo produttivo».

Il gruppo Fantoni, in risposta a queste richieste «ha comunicato ufficialmente il 20 febbraio in sede di Confindustria di Avellino di voler chiudere, solo per ragioni economiche, lo stabilimento di Montefredane». Da questo momento una serie di reazioni che, al momento, non hanno prodotto significativi risultati: «Un’assemblea straordinaria con le organizzazioni sindacali per programmare il coinvolgimento delle istituzioni e, in particolare, l’interessamento del prefetto Tirone e della Regione Campania nella persona dell’assessore Marchiello per aprire la vertenza tanto in Regione che al Mise, un sit-in poi alla prefettura di Avellino con quasi tutte le maestranze». Poi, «in sede assembleare si è proclamato lo sciopero ad oltranza per la durata per tutti i 75 giorni previsti per la messa in procedura di mobilità. Lo sciopero riguarda 2 ore per ogni fine turno».

A questo punto, «tutte le Organizzazioni Confederali e Federative regionali e territoriali sono mobilitate non solamente per i livelli occupazionali ma per la sussistenza dell’azienda stessa in un territorio che altrimenti subirebbe un colpo devastante per ogni prospettiva futura».

In una situazione che appare compromessa, c’è chi non si arrende. «Il Sindaco Tropeano di Montefredane è ben deciso a difendere uno stabilimento di alto profilo, che nelle intenzioni di tutte le istituzioni dovrà continuare ad esserci», scrive il sindacato. «Sulla vicenda è impegnato anche il Consorzio Asi, che sta lavorando ad una variante per Pianodardine con l’obiettivo di stabilire regole chiare sull’utilizzo dell’area industriale dove la priorità dovrà tornare ad essere il lavoro».

LE PROSPETTIVE NELL’IMMEDIATO. «In attesa dell’incontro al Mise, nei prossimi giorni, saranno messe in campo iniziative tese a individuare soluzioni praticabili e possibili risoluzioni». Si terrà mercoledì 27 febbraio un’assemblea straordinaria presso lo stabilimento della Novolegno di Arcella con la partecipazione delle rappresentanze delle organizzazioni sindacali confederali Cisl, Cgil, Uil e Ugl. Per fine settimana si terrà ancora un consiglio straordinario monotematico al Comune di Montefredane con l’invito alla partecipazione di rappresentanti politici regionali e nazionali. «Come per Montefredane si invitano i consessi provinciali e  di altri comuni a riunioni e a determinazioni perché sia corale e maggiore il grido della vertenza Novolegno».


Lo stabilimento Fantoni della Novolegno di Pianodardine

La Novolegno di Montefredane

(Scheda del Gruppo Fantoni). La Novolegno, azienda del gruppo Fantoni con sede a Montefredane in provincia di Avellino, è interamente dedicata alla produzione di pannelli MDF. Fondata nel 1980, si estende su una superficie di 140mila mq e vanta tre linee di produzione per un volume totale annuo che raggiunge i 220mila mc. Situata in una posizione strategica, molto ben collegata con le principali vie di comunicazione stradali e marittime, l’azienda, assieme allo stabilimento di Osoppo, contribuisce al mantenimento di una produttività globale ai massimi livelli in Europa, in grado di soddisfare a pieno le più diversificate richieste del mercato nazionale ed estero. La Novolegno affianca alla produzione di pannelli standard una importante produzione di pannelli speciali, in grado di estendere i vantaggi dall’MDF ad una sempre più vasta gamma di settori d’impiego. In particolare produce pannelli sottili, idrofughi per il settore delle porte esterne ed ignifughi per le porte taglia fuoco.

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