Comune di Avellino: entro il 28 febbraio Bilancio preventivo e strategia di risanamento. Priolo deciso ad andare fino in fondo

Il commissario prefettizio sta portando avanti, senza sosta, il lavoro di approfondimento dei conti dell'ente, per sciogliere definitivamente il nodo sulla terapia da adottare. Nelle prossime settimane si andrà all'approvazione del Consuntivo 2018 e del Previsionale.

Il bilancio preventivo del Comune di Avellino e tutti gli atti riguardanti la situazione finanziaria dell’ente saranno approvati entro la fine del mese di febbraio. Il commissario prefettizio Giuseppe Priolo, insieme al viceprefetto vicario Silvana D’Agostino, e al subcommissario Francesco Ricciardi, sono al lavoro per definire una strategia di gestione del disavanzo. La nuova amministrazione che si insedierà dopo le elezioni di primavera troverà, dunque, un quadro chiaro ed un percorso avviato. Lo spinoso nodo dell’eventuale dichiarazione di dissesto perciò non potrà essere, ancora una volta, argomento di campagna elettorale. Sarà il commissario Priolo ad assumersi la responsabilità di decidere sulla terapia da adottare per il risanamento dei conti.

Palazzo di Città e la Torre dell’Orologio, simbolo di Avellino

AVANTI CON IL CONFRONTO SUI CONTI, CON ATTENZIONE PARTICOLARE AGLI INVESTIMENTI. Dopo una prima fase di ricognizione, avvenuta con il fiato sul collo della politica e dell’opinione pubblica, durante la quale si sono registrate anche tensioni a Piazza del Popolo, prosegue l’esame degli atti e dei controlli prodotti negli ultimi anni, da parte della Corte dei conti, del Ministero delle Finanze, dei Revisori dei conti e degli stessi uffici di Ragioneria del Comune. Ma sotto la lente di ingrandimento sono finite anche tutte le possibili voci in entrata e le economie che potranno essere messe in campo per il futuro. Un approfondimento di cui si è fatto carico innanzitutto il dirigente di prima fascia Ricciardi, l’esperto del settore inviato ad Avellino dal Ministero degli Interni, per gestire la patata bollente ed evitare ulteriori polemiche sul caso, consentendo di stabilire la linea di intervento.

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

DISSESTO IMPROBABILE. Alla luce degli elementi che emergono e delle valutazioni pregresse, anche se non è stata ancora assunta nessuna decisione in merito, appare improbabile supporre che si vada verso la dichiarazione di dissesto del Comune. Plausibile, invece, ritenere che sia predisposto un Piano di rientro in quindici anni, come suggerito anche dal dirigente alle Finanze, Marotta. Il lavoro dello staff commissariale sarebbe potuto terminare anche molto prima se l’amministrazione uscente, guidata dall’ex sindaco Vincenzo Ciampi, avesse comunque predisposto gli atti necessari, essendo stati peraltro pure diffidati dalla Prefettura a farlo, per l’approvazione degli equilibri di bilancio, ma anche di una strategia d’intervento alternativa all’ipotesi del dissesto, sulla quale ha preferito concentrarsi, benché non fosse stata indicata dai tecnici. Nelle prossime settimane, quindi, Priolo andrà all’approvazione di un’articolata sequenza di delibere: gli equilibri di bilancio dello scorso anno, il Consuntivo 2018, il Preventivo 2019 e l’ipotetico Piano di riequilibrio. Un impegno notevole, che va di pari passo con l’azione di recupero delle risorse relative a programmi di intervento finanziati dall’Unione europea, come il Pics, il Piano Integrato Città Sostenibile, approvato dal consiglio comunale su proposta della giunta di Paolo Foti nei giorni che hanno preceduto il voto della scorsa primavera, ripreso successivamente anche dall’esecutivo Ciampi, o la riorganizzazione del sistema dei servizi sociali del Piano di zona A4, assumendo direttamente il coordinamento dell’ambito e con il via libera ai passaggi necessari per la costituzione dell’azienda consortile. Ed ancora la gestione di contenziosi e lo sblocco di lavori importanti, come quelli inerenti la bonifica e la riqualificazione di Piazza Castello.

 

 

 

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