Eletta la Consulta di Garanzia Statutaria, soddisfatta la D’Amelio

Come stabilito dalla Legge regionale n. 25 del 23 luglio 2018, la Consulta eserciterà le funzioni assegnate dall’articolo 57 dello Statuto, esprimendo pareri sulla interpretazione dello Statuto regionale, delle leggi e degli atti amministrativi generali; pareri sulla conformità allo Statuto delle leggi e dei regolamenti regionali, fra gli altri

“Esprimo soddisfazione per l’elezione dei cinque componenti della Consulta di Garanzia Statutaria, istituita lo scorso luglio con la legge regionale n. 25 di cui sono stata firmataria”. Lo dichiara la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, a margine della seduta del Consiglio regionale che ha eletto Pasquale Stanzione, professore ordinario nel dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Salerno; Aldo Starace, avvocato; Alfonso Furgiuele, professore del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli Federico II, e gli avvocati Adolfo Russo e Domenico Santonastaso.

“La Consulta è un organo regionale autonomo che mette in campo competenze e professionalità di alto profilo e sarà un prezioso strumento a sostegno dell’attività legislativa del Consiglio regionale – continua la presidente -. Con il suo insediamento lavoreremo ancora di più nella direzione della proposta e dell’approvazione di buone leggi, in risposta ai bisogni dei cittadini campani”.

Come stabilito dalla Legge regionale n. 25 del 23 luglio 2018, la Consulta eserciterà le funzioni assegnate dall’articolo 57 dello Statuto, esprimendo pareri sulla interpretazione dello Statuto regionale, delle leggi e degli atti amministrativi generali; pareri sulla conformità allo Statuto delle leggi e dei regolamenti regionali; pareri sulla conformità allo Statuto degli atti preparatori con i quali la Regione partecipa alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari, nonché degli schemi di accordo con gli Stati esteri e degli schemi di intese con enti territoriali interni ad altro Stato; delibererà sull’ammissibilità dei referendum regionali. I pareri potranno essere richiesti dal Presidente del Consiglio regionale su deliberazione dell’Ufficio di Presidenza ovvero dal Presidente della Regione su deliberazione della Giunta Regionale ovvero da un quarto dei consiglieri regionali in carica.

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