Pratola Serra, forniture al Comune: l’opposizione interroga

Continua lo scontro a distanza tra Minoranza e Amministrazione. Al centro del conflitto una diversa interpretazione delle procedure da seguire per acquistare beni al servizio dell'ente. Il gruppo «SiAmo Pratola Serra» annuncia battaglia

A Pratola Serra continua lo scontro a distanza tra Opposizione e Maggioranza sui temi finanziari. Il gruppo consiliare “SiAmo Pratola Serra” ha sollecitato chiarimenti «sul mancato ricorso al Mercato della Pubblica Amministrazione» con riferimenti a due determinazioni dirigenziali, con le quali si procedeva all’acquisto di materiale di rappresentanza e arredi per uffici», si legge in una nota.

LA questione riguarda l’obbligo o meno per gli acquisti in oggetto di fare ricorso al portale Acquisti in Rete della Pubblica Amministrazione, che permette di ottimizzare gli acquisti pubblici di beni e servizi razionalizzando la spesa pubblica.

Da qui «la richiesta di chiarimenti al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, il segretario comunale Dr.ssa Myriam Feleppa e all’Organo di Valutazione Interna l’avv. Angelina Scala», ma «la risposta, a firma anche dell’organismo dei controlli interni, del dott. Michele Scognamiglio, ci lascia dubbiosi e perplessi».

Nella nota, il gruppo consiliare contesta il margine di discrezionalità affermato nella risposta e cita alcuni passaggi del volume di Salvio Biancardi, in particolare un articolo del 7 giugno 2018, riportato dal portale “Appalti e Contratti”.

Ricordando che «la nostra richiesta di chiarimenti era relativa a materiali acquistati al di fuori del MEPA o citandolo soltanto, riguardanti una fornitura di materiale di rappresentanza costata alle casse comunali circa 2.800 euro e arredi per circa 15.000 euro», si rinvia la questione «agli organi competenti», perché «a questo punto, potranno risolvere il dilemma».

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