Volturara alla scoperta del tesoro del Dragone, speleologi pronti a scavare

TORNA IL MITO DEL DRAGONE. Nella tre giorni dedicata alla Sagra della Castagna, il Comune di Volturara predispone navette gratuite per le visite alla scoperta delle grotte carsiche. "Nella leggenda il tesoro non è mai stato trovato, e oggi lo scrigno custodito dalle sculture fatte dai ragazzi, contiene il prezioso fagiolo quarantino"

“Contiamo di aprire i varchi entro l’anno prossimo per arrivare in fondo alla bocca del Dragone e scoprire cosa c’è”. Così il sindaco di Volturara Marino Sarno, in occasione dell’apertura dell tre giorni dedicata alla Sagra della Castagna volturarese, che andrà in scena da oggi 19 ottobre e fino a domenica 21. Le visite guidate alla bocca del Dragone, leggendario simbolo del comune, sono la principale attrattiva della manifestazione, che ha già registrato l’arrivo di 60 camper e altrettanti pullman gran turismo.

La bocca del Dragone

Le escursioni accompagnate dagli speleologi nelle grotte volturaresi hanno incassato un enorme successo di pubblico già in occasione delle giornate dedicate al Fai, e alla luce del grande interesse registrato dall’amministrazione comunale, il sindaco Sarno annuncia un servizio navetta attivo nelle giornate di sabato e domenica fino alle 19.00. “La bocca del Dragone consente la discesa giù, da cui si può ammirare il bacino idrografico che genera il lago durante l’inverno. L’acqua risale fino alla bocca, e l’opera è stata congegnata da Mussolini” argomenta il sindaco. “Al momento è visibile soltanto l’ingresso alle grotte carsiche, da cui l’acqua viene poi trasferita a Cassano, a Serino e alla Puglia”.

L’obiettivo del Comune è quello di riportare in auge l’antica leggenda del Dragone a tre teste, incaricato di custodire il tesoro dei visigoti, che si nutriva di abitanti del posto e di animali. Soltanto grazie all’intervento di Gesio, un giovane alto e bello che aveva le sembianze di un gigante riuscì a liberare il paese dall’angoscia uccidendo il drago. La bestia accasciatasi al suolo formò con le sue tre teste altrettante voragini, ancora oggi visibili, dove si può udire scorrere il sangue del mostro come un torrente in piena.

“La leggenda dice anche il tesoro non fu mai trovato, per questo nelle rappresentazioni più caratteristiche, la raffigurazione del Drago è sempre presente e viene rappresentato come una gigantesca scultura costruita dai ragazzi, che custodisce il fagiolo quarantino, che è il prodotto tipico di Volturara e rappresenta il nostro tesoro” ha spiegato Sarno.

34ma edizione della Sagra della Castagna di Volturara Irpinia

“Volturara punta molto sulla valorizzazione del territorio, a partire dai prodotti tipici e di eccellenza, che esaltano la qualità dell’ambiente e dell’agricoltura. Stiamo avendo un riscontro concreto di anni di sforzi e duro lavoro, a partire dal riconoscimento del Fagiolo Quarantino come presidio Slow Food, e produciamo castagne che rientrano nell’areale Igp di Montellam a cui si abbinano funghi porcini e tartufi” continua.

Di concerto con la Pro Loco, il Comune ha promosso una tre giorni all’insegna dell’esposizione e valorizzazione dei prodotti, ma anche dell’attrattiva turistica per le famiglie. L’esperimento della esaltazione del mito che ruota intorno alla Valle ha già dato i suoi frutti, e come ha sottolineato Sarno, “sarà uno degli elementi di punta su cui ci concentreremo per ampliare l’offerta” conclude.

ARTICOLI CORRELATI