D’Agostino: la manovra del governo avrà effetti negativi su imprese e nuove generazioni

Con un post su Facebook l'ex deputato di Scelta Civica critics la manovra annunciata dal Governo, ritenendola lesiva degli interessi di giovani e imprese

Con un post pubblicato sul suo profilo Facebook, il deputato Angelo D’Agostino critica l’impostazione della manovra finanziaria proposta dal Governo, prevedendo ricadute negative per le imprese e per le nuove generazioni.

Di seguito il testo.

LA MANOVRA AVRÀ EFFETTI NEGATIVI SULLE IMPRESE E SULLE NUOVE GENERAZIONI

di Angelo Antonio D’Agostino

Con la sola eccezione dell’aumento delle pensioni minime, il documento di economia e finanza, approvato dal Consiglio dei Ministri, delinea misure che finiranno per ripercuotersi negativamente sulle famiglie e sull’intero apparato produttivo italiano, in particolare sulle tantissime piccole e medie aziende che si sforzano di produrre ricchezza e che sono le uniche in grado di creare veri posti di lavoro.L’assistenzialismo pagato con il deficit servirà solo ad aumentare i tassi di interessi sul debito, e a pagarlo saranno i lavoratori dipendenti e le nuove generazioni.

L’apparato produttivo italiano era in attesa di misure che andassero ulteriormente in direzione della semplificazione burocratica, del sostegno alle assunzioni con una proroga della decontribuzione, specie al sud, e di un poderoso sostegno ai piano di innovazione delle aziende. Ci ritroviamo, invece, con misure assistenzialistiche, pagate con un aumento del debito, che finiranno per incentivare il lavoro nero e l’aumento della evasione fiscale.

I mercati e gli osservatori internazionali hanno già dimostrato di non gradire queste misure. Ora ci chiediamo, chi pagherà il conto quando, in virtù di questi giudizi negativi, nessuno vorrà più i nostri titoli pubblici e saremo costretti ad aumentare i tassi di interessi per poterli piazzare? E cosa accadrà quando le agenzie di rating, da qui a breve, saranno chiamate ad esprimere una valutazione sullo stato della nostra economia e sulla affidabilità dei nostri titoli? A pagare il conto saranno le famiglie italiane, quelle più deboli. Quelle alle quali oggi si fa finta di dare ma alle quali sarà presto tolto molto di più. E a pagare saranno le imprese, sulle quali si ripercuoteranno ulteriormente le già tante difficoltà di accesso al credito.

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