IIA – l’appello del sindaco di FLumeri

Angelo Lanza scrive al Mise e chiede la revoca immediata del consiglio di amministrazione fissato per lunedi 10.

Flumeri – “Vi chiedo un incontro urgente, anzi urgentissimo, da tenersi nella giornata di lunedi 10 settembre – scrive Angelo Lanza, sindaco di Flumeri al Mise e prosegue – tale richiesta riveste carattere di assoluta urgenza e necessità al fine di scongiurare che il Consiglio di Amministrazione dell’IIA in programma proprio lunedi possa delineare la messa in liquidazione della stessa o ancora peggio lo stato di insolvenza con conseguente deposito dei libri contabili in tribunale”.

Il primo cittadino, in qualità di sindaco del Comune in cui ricade lo stabilimento nonchè riferimento politico istituzionale di livello locale che ha seguito con gli operai la lunga battaglia, agisce con grande (comprensibile) impeto. E scrive formalmente ai vertici governativi per tentare l’impossibile. Chiede infatti anche di confrontarsi direttamente con il Ministero dello Sviluppo Economico sempre nella giornata di lunedi.

Sconcerto nel capo di governo locale per l’avvicendarsi di vicende altalenanti e poco rassicuranti nelle ultime ore. Lanza conosce molte delle famiglie le cui sorti sono legate alla faccenda IIA. Un vero romanzo a puntate che sta portando persino il lettore più assennato a compiere un’azione di zapping. Molti operai infatti sono stanchi di lottare e scioperare. Di ascoltare frasi ed espressioni già troppe volte sentite. Promesse spesso disattese.

“Abbiamo possibilità e capacità di produrre, le richieste ci sono. Perchè non ci mettono in condizione di lavorare a fronte anche di una richiesta del mercato su gomma”, ci dice un operaio nel pomeriggio.

Il testo redatto dal sindaco è indirizzato a Giorgio Sorial, Giampiero Castano e Luigi Di Maio. Un grido diretto al Mise per tentare di raggiungere e superare una vetta che in queste ore si va facendo sempre più irta e complessa.

Un punto di arrivo che può rappresentare il finale a sorpresa. Inimmaginabile nelle conseguenze per le famiglie che da anni aspettano un posizionamento interno all’azienda solido e duraturo. Perchè anche questo rientrava tra le promesse.

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