Il Consiglio Regionale della Campania dice sì al terzo mandato di Vincenzo De Luca

La maggioranza ha prevalso con 34 sì e 16 no, mentre si è registrato tra le fila del Pd un astenuto

Con 34 voti favorevoli il Consiglio regionale della Campania ha approvato la Proposta di legge «Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale, in recepimento dell’articolo 2, comma 1, lettera f) della legge 2 luglio 2004, n. 165» ora legge regionale. La norma consente al Governatore in carica Vincenzo De Luca di presentarsi alle elezioni per un terzo mandato. La maggioranza ha prevalso con 34 sì e 16 no, mentre si è registrato tra le fila del Pd un astenuto. Schieramenti sostanzialmente compatti in sede di votazione. Il Presidente De Luca ha ottenuto su questa regola la fiducia dei gruppi di Centrosinistra con l’aggiunta della consigliera Valeria Ciarambino, componente del gruppo misto. Contro si sono schierati i consiglieri del Centrodestra, del Movimento 5 Stelle, a cui si è aggiunta dal gruppo misto Maria Muscarà, mentre si è astenuta la consigliera Pd Bruna Fiola.
DE LUCA RILANCIA SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA: PROPOSTA DELLA CAMPANIA PER EVITARE IL REFERENDUM. Nel frattempo, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca rilancia sull’Autonomia differenziata, riforma assediata dai pareri contrari Banca d’Italia, agenzie di rating e tecnici dell’ufficio Bilancio del Senato. Il presidente Vincenzo De Luca ha presentato all’assemblea che l’ha condivisa la proposta della Regione Campania per la modifica della Legge Calderoli sull’Autonomia differenziata.
LA PROPOSTA. Il testo è incardinato su alcuni punti fondamentali. Primo: il riparto del fondo sanitario deve assegnare uguali risorse per ogni cittadino italiano dal Piemonte alla Sicilia. Secondo: occorre garantire, su tutto il territorio nazionale, la stessa dotazione di personale ogni mille abitanti. Terzo: È fatto divieto di stipulare contratti regionali per il personale della sanità pubblica e della scuola pubblica. Quarto: attribuzione di nuove funzioni solo dopo che i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) siano stati non solo “determinati”, ma anche finanziati. Quinto: per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni non possono essere utilizzati criteri che differenzino i territori sulla base di parametri legati al costo della vita o alle specifiche condizioni economiche e sociali. È infine indispensabile modernizzare l’Italia, l’impalcatura istituzionale e della pubblica amministrazione. Per questo la linea che propone la Campania è burocrazia zero: si avvii da subito la semplificazione dei procedimenti e l’efficacia dell’azione amministrativa attraverso il decentramento delle competenze al livello regionale nelle seguenti materie: piani paesaggistici; trasformazione urbanistica ed edilizia; portualità; insediamenti produttivi e ZES. È la linea “Burocrazia Zero”, da sempre proposta dalla Regione Campania per modernizzare il Paese, mantenendo unite le forze produttive e i ceti professionali di tutta la nazione, senza lacerazioni fra Nord e Sud.


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Autonomia differenziata, Consiglio Regionale della Campania, Italia, Regione Campania, Roberto Calderoli, Sanità, Scuola, Vincenzo De Luca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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