Per l’Alto Calore Servizi spa il 17 settembre sarà il giorno della verifica conclusiva prima del salvataggio. Raggiunta la soglia minima di adesioni dei creditori al piano concordatario, presso il Tribunale di Avellino si decideranno dopo l’estate le sorti del “Concordato pieno con continuità aziendale” n. 3 dichiarato nel luglio 2022. Si tratta della ultima udienza, convocata a distanza a poco più di un anno dalla prima, celebrata il 16 maggio 2023. Ma il cammino è stato facilitato dalla approvazione del bilancio consuntivo, che i soci hanno votato all’unanimità il 10 luglio, sia pure con l’astensione del Comune di Avellino. Dopo il via libera dall’assemblea dell’azienda idrica, che il 27 luglio 2023 ha ratificato i provvedimenti finanziari collegati al bilancio, dopo la nomina del nuovo amministratore unico il 25 marzo scorso, l’avvocato avellinese Antonio Lenzi, ora l’Ente Idrico Campano attende dal Tribunale di Avellino notizie sul piano di concordato entro ottobre.
AD OTTOBRE SI SCEGLIE IL DIRETTORE GENERALE. Il compito del nuovo rappresentante aziendale è completare il programma di risanamento, che la Regione Campania attende di vedere concretizzato entro il quinquennio. Dopo aver affidato (il 28 marzo 2023) con riserva il servizio idrico integrato (fino a tutto il 31 dicembre 2027) per la sola provincia di Avellino all’Alto Calore, con l’obiettivo di salvaguardare una gestione pubblica, l’Amministrazione di Palazzo Santa Lucia attende il concordato per sciogliere la riserva. Una volta ottenuto il disco verde, l’amministratore unico Anton Lenzi potrà assumere con un contratto a termine il Direttore generale che sceglierà tra gli idonei risultanti dalla selezione indetta con il bando pubblicato il 6 settembre. La scadenza per presentare la candidatura è fissata al 10 ottobre prossimo.
L’EMERGENZA IDRICA. Negli uffici di corso Europa nel frattempo prosegue sul fronte dell’emergenza idrica estiva l’avvocato avellinese Antonio Lenzi, eletto amministratore unico della società per azioni partecipata dai Comuni irpini e sanniti, con questi ultimi ormai prossimi ad uscire dal capitale aziendale, in vista della costituzione di una società autonoma per la provincia di Benevento. Esperto di diritto fallimentare, ha superato ai voti il docente universitario napoletano Massimo Zeno.
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