Il consigliere Livio Petitto, capogruppo in Regione Campania di “Moderati e Riformisti”, chiede il commissariamento dell’Alto Calore Servizi, a causa della situazione di crisi idrica in atto sul territorio della provincia di Avellino. “Quasi 50 comuni dislocati tra Irpinia e Sannio da 72 ore senza acqua pubblica, a cristallizzare una emergenza senza precedenti che dall’inizio della stagione estiva sta mettendo in ginocchio molti altri comuni del territorio. Sono anni che il sottoscritto invoca atti di responsabilità per una nuova governance dell’Alto Calore che allarghi la collaborazione di tutti gli attori istituzionali, a partire dal Governo centrale a cui oggi si appella qualche Sindaco forse distratto”. Petitto commenta così una petizione dei sindaci, che sollecitano un intervento sulla governance dell’Alto Calore. “Rappresentanti territoriali di centrosinistra che appena qualche mese fa hanno votato un nuovo amministratore unico, ancora una volta imposto dai ‘vertici’ del Partito Democratico, e ancora una volta inerme sia per prevenire che per tamponare un’emergenza che si abbatte su centinaia di famiglie. Va detto che il dottor Lenzi eredita una situazione disastrosa di un Ente pubblico che stava per fallire e si è salvato in calcio d’angolo solo attraverso un concordato preventivo. Meglio tardi che mai, viene da dire”. Detto questo, il consigliere regionale valuta il contesto. “In tempi non sospetti avevo invitato gli ex amministratori a cogliere opportunità concrete per reperire fondi, come accordi interregionali, piuttosto che i decreti Rilancio e Cura Italia del 2020 che avrebbero permesso di risanare l’azienda e abbassare le tariffe dell’acqua, che ad oggi restano le più alte di tutta la Regione Campania”, scrive in una nota. “Questo in spregio alla legge regionale 15/2015 sul riordino del servizio idrico che prevede che su tutto il territorio regionale si paghino tariffe uguali”. A questo proposito ricorda l’interrogazione regionale depositata lo scorso gennaio, per chiedere conto alla Regione Campania sul sistema di “Adduzione primaria, proprio per il rispetto degli obblighi imposti dagli organi competenti e dalle normative vigenti in materia di gestione delle risorse idriche. Ciò anche in relazione alla salvaguardia della gestione pubblica della risorsa acqua”. E spiega. “L’accordo con la Regione Puglia avrebbe dovuto generare un riequilibrio delle risorse anche sul gruppo sorgentizio di Cassano, ma è evidente che il deficit di risorse della Campania non è stato ancora colmato. E che dire delle reti e degli impianti che andrebbero sostituiti completamente ed invece siamo all’anno zero. Bene farebbero gli amministratori a chiedere al Presidente De Luca e a tutti i seguaci territoriali del Pd conto della gestione completamente fallimentare di un Ente pubblico”. In questo contesto, “l’appello dei Sindaci alla Presidenza dei Ministri, che condivido pienamente, indirettamente conferma l’inerzia del Pd e in pratica il commissariamento del loro partito di appartenenza. Mi farò personalmente carico di chiedere al Governo e al Dipartimento della Protezione Civile la nomina urgente di un Commissario ad acta per l’Alto Calore perché l’Irpinia e il Sannio non vivano mai più una estate, l’ennesima, come questa”.
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