Gerardo Bianco, l’omaggio dei democratici cristiani e popolari a Roma. Poi la benedizione nella sua Guardia

Ai funerali del co fondatore de L'Ulivo il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Già Ministro e segretario del Ppi è stato un protagonista della storia repubblicana nel '900. Dopo le esequie nella Capitale il feretro è stato riportato in Irpinia

Gerardo Bianco

Gerardo Bianco è morto a Roma giovedì mattina. Nato a Guardia Lombardi il 12 settembre 1931, il dirigente democristiano e popolare più volte deputato, aveva 91 anni. Dopo la camera ardente a Montecitorio nella giornata di venerdì, ieri a Roma si sono celebrati i funerali presso la parrocchia di San Gaetano in via Tuscia numero 12. Successivamente il feretro è stato trasferito a Guardia Lombardi, dove ieri pomeriggio ha ricevuto la benedizione presso la chiesa madre di Santa Maria delle Grazie. Alle esequie a Roma era presente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Leale servitore delle istituzioni, politico appassionato, ricco di cultura e umanità”, lo ha definito il Presidente della Repubblica al termine della visita presso la camera ardente allestita a Montecitorio. Salutando la vedova di Gerardo Bianco, ha ricordato di aver passato “tanti momenti insieme” all’ex segretario del Partito Popolare e di essergli “legatissimo”. Il rito funebre è stato officiato da monsignor Guerino Di Tora, già vescovo ausiliare di Roma, amico personale di Bianco, concelebrante don Matteo Galloni, figlio di Giovanni. Ai funerali hanno partecipato gli amici di partito: Pier Ferdinando Casini, Vincenzo Scotti, Calogero Mannino, Ortensio Zecchino, Giuseppe Gargani, Mario Segni, Gianfranco Rotondi e Pierluigi Castagnetti. Per quest’ultimo, suo successore alla segreteria del Ppi, “Gerardo Bianco è stato  un riferimento per chi ha seguito la sua linea politica ma anche per i democratici cristiani che hanno fatto altre scelte”.


 

IL CORDOGLIO. In questi giorni numerose le manifestazioni di cordoglio in tutta Italia per la scomparsa di un protagonista della storia politica del Paese, nella Democrazia Cristiana, nel Partito Popolare e ne L’Ulivo, di cui è stato il co-fondatore. Capogruppo Dc alla Camera, Ministro dell’Istruzione dal 27 luglio 1990 al 13 aprile 1991 nel governo Andreotti VI. È stato eletto deputato dal 1968 al 2008 in 9 legislature, di cui sette (dal 1968 al 94) con la Dc, approdando nel Parlamento europeo a metà degli anni ’90. Gerardo Bianco è stato un latinista italiano, un intellettuale di profonda cultura, prima di essere un rappresentante tra i più apprezzati nelle istituzioni durante il ‘900. Con Ciriaco De Mita, Nicola Mancino, Giuseppe Gargani, Biagio Agnes, Salverino De Vito, Antonio Aurigemma fu tra i magnifici sette della politica irpina. Il suo impegno politico risale al periodo universitario quando è stato attivo nella Federazione universitaria cattolica, la Fuci, di cui tra i maggiori esponenti si ricorda Aldo Moro. Poi la militanza nella Dc, inizialmente con la corrente di ‘Base’ guidata da Fiorentino Sullo prima e Ciriaco De Mita dopo. Dal 1978 si è avvicinato alla corrente di Carlo Donat-Cattin prima e Franco Marini dopo. Nel 1993 scelse continuamente il Centrosinistra in antitesi al progetto del Centrodestra proposto da Pierferdinando Casini e Rocco Buttiglione. Grazie a Gerardo Bianco lo schieramento sorto intorno a L’Ulivo, saldato sulla convergenza tra liberal-democratici, socialisti e cattolico democratici popolari, portò a Palazzo Chigi il professor Romano Prodi due volte, nel 1996 e nel 2006. Gerardo Bianco ha continuato a testimoniare i valori del popolarismo in politica e nel Paese fino alla fine della sua esistenza.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella accanto a Gerardo Bianco (Foto: repertorio Quirinale)

MATTARELLA: “GERARDO BIANCO, LEALE SERVITORE DELLE ISTITUZIONI, POLITICO APPASSIONATO, RICCO DI CULTURA E UMANITÀ”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha appreso con stato d’animo di tristezza la notizia della scomparsa di Gerardo Bianco, leale servitore delle istituzioni, politico appassionato, ricco di cultura e umanità.

ENZO DE LUCA: SE NE VA UN GRANDE E CARO AMICO, UNA STRAORDINARIA FIGURA DI POLITICO CATTOLICO, UN AUTENTICO DEMOCRISTIANO NEI PRINCIPI E NEI VALORI. «La scomparsa di Gerardo Bianco rappresenta una perdita per l’Italia repubblicana e popolare, costruita sulle radici democratiche della Costituzione», scrive Enzo De Luca, componente della Direzione nazionale del Partito Democratico e Presidente dell’Osservatorio Regionale Rifiuti. «Di questa storia è stato protagonista con un impegno assoluto per la sua intera vita. L’On. Gerardo Bianco è stato per me un grande e caro amico, una straordinaria figura di politico cattolico, un autentico democristiano nei principi e nei valori. Per il suo senso delle istituzioni e dello Stato, il suo esempio di vita resta una lezione per sempre di cultura politica e del bene comune».

PETRACCA: SE NE VA UN NOBILE INTERPRETE DELLA TRADIZIONE POPOLARE ITALIANA. UNA VITA AL SERVIZIO DELLE ISTITUZIONI E DELL’IRPINIA. «Ho appreso con dispiacere la notizia della scomparsa di Gerardo Bianco. Con lui va via un nobile interprete della tradizione del cattolicesimo democratico italiano», dichiara il consigliere regionale Maurizio Petracca. «Capacità di analisi, ironia gradevole, garbo istituzionale, sono queste alcune delle caratteristiche caratteriali ed intellettuali dell’onorevole Bianco che, nel corso della sua lunga carriera politica, ha ricoperto ruoli politici ed istituzionali di prim’ordine, facendo parte di quella irripetibile classe dirigente che rese centrale il nostro territorio sulla scena nazionale». Petracca aggiunge un ricordo personale. «Ho avuto modo di sentirlo l’ultima volta in occasione della campagna elettorale per le Politiche. Anche in quell’occasione ho condiviso la sua visione e la sua riflessione. Con Gerardo Bianco va via un protagonista di una politica di cui oggi si avverte la mancanza. Resterà intatto il suo esempio di servitore delle istituzioni e di passione politica. Le mie più sentite condoglianze giungano alla sua famiglia».

IL PD IRPINO IN LUTTO: «LA SUA SCOMPARSA CI RENDE ORFANI TRISTI E SICURAMENTE PIÙ POVERI». Il partito democratico Irpino , esprime tutto il proprio cordoglio per la scomparsa dell’Onorevole Gerardo bianco. «Protagonista assoluto della vita politica italiana. Esempio di come si possa rimanere coerenti nel tempo alle proprie idee, per difendere le quali cercava sempre un confronto civile avendo una visione della politica che non fosse mai solo mera contrapposizione ma sempre dialettica civile, fatta di idee, progetti , prospettive. Gerardo bianco era politico di razza, uomo di grande cultura ma anche e soprattutto una persona per bene. Il Suo modo di concepire la politica strideva fortemente con la politica dei nostri giorni e ancora di più , quindi , la sua scomparsa ci rende orfani tristi e sicuramente più poveri».

CIAMPI: “BIANCO HA DIFESO IL MEZZOGIORNO E GUARDATO CON INTERESSE A CONTE”. «La scomparsa di un protagonista della scena politica italiana come Gerardo Bianco lascia l’Italia e  l’Irpinia più povere», afferma Vincenzo Ciampi, consigliere regionale Movimento Cinque Stelle Campania. «Un uomo  che ha contribuito nella cultura e nella politica allo sviluppo del Paese e alla difesa del Mezzogiorno schierandosi, anche nel suo partito, contro i potentati che tendevano a organizzare il consenso più che a dare risposte ai bisogni. Orogogliosamente, da posizioni minoritarie ma di grande autorevolezza, Bianco è stato, con pari autorevolezza, al fianco di grandi figure del cattolicesimo democratico contribuendo a definire e difendere sempre  un campo politico che si opponeva alla destra. Una lezione di coerenza politica e di concretezza nel rappresentare i cittadini che è un esempio luminoso per chiunque  oggi sia impegnato nelle istituzioni. La sua figura, che ha guardato con interesse anche al Movimento Cinque Stelle  e al progetto di Conte, mancherà all’Italia».

GENNARO ROMEI: LA COMUNITÀ DEMOCRISTIANA DA OGGI SI SENTE PIÙ SOLA. «L’UDC della provincia di Avellino apprende, con grande tristezza, la notizia della scomparsa dell’Onorevole Gerardo Bianco, attore protagonista di un’epoca di grandi speranze e significativi cambiamenti per l’Irpinia e per l’Italia», scrive Gennaro Romei,
Commissario Provinciale UDC. «Il notevole livello culturale, unito a tratti di grande umanità, si traduceva in un agire politico all’insegna della libertà e della trasparenza. Gerardo Bianco sapeva coniugare l’antico ed il moderno, ancorato a valori antichi, sempre attuali, e, ad un tempo, aperto alle sfide della modernità. L’Irpinia perde un altro dei suoi protagonisti, riferimento per diverse generazioni e per tanti esponenti politici per i quali è stato un assoluto maestro, per stile e cultura. La comunità democristiana da oggi si sente più sola».

FRANCO DE LUCA: “SCOMPARSA GERARDO BIANCO ADDOLORA PROFONDAMENTE GLI UOMINI LIBERI”. “Chi è stato per me Gerardo Bianco? Cosa ha realizzato per la mia crescita politica? Quanto gli ho voluto bene? Ma soprattutto quanto ha realizzato per l’evoluzione del Paese? A quest’interrogativi, in questo drammatico momento pari alla sofferenza vissuta alla scomparsa dei miei adorati genitori, non riesco a rispondere.
Gerardo Bianco ha silenziosamente creato “un’autorevole classe dirigente” in Italia, dotandola di etica e cultura. Ha sempre lavorato alacremente per far germogliare le migliori intelligenze politiche nella gloriosa Democrazia Cristiana, dove si è espresso sempre da autentico Maestro, con impareggiabile stile ed autentica vocazione. La sua scomparsa addolora profondamente gli uomini liberi, onesti e colti, che ottemperando ai suoi illuminati insegnamenti debbono continuare a spendersi, per migliorare la qualità della vita di tutte le classi sociali.” Così lo ricorda l’ex- parlamentare avellinese Franco De Luca.

IL RICORDO DI ANGELO DI PIETRO. «Guardia Lombardi perde un’altra personalità illustre che ha fatto conoscere la realtà irpina fuori dalla nostra regione. Gerardo Bianco, una vita trascorsa nelle Istituzioni, deputato e Ministro della Pubblica Istruzione, ha costantemente mantenuto i legami con il proprio paese d’origine e si è sempre contraddistinto per il suo garbo e la sua grande cultura», scrive in una nota Angelo Di Pietro, membro del direttivo di +Europa. «Ogni estate era solito ritornare a Guardia Lombardi dove non si sottraeva mai al confronto con i propri concittadini e con i giovani. La sua scomparsa lascia nella comunità un vuoto incolmabile».

L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI RICORDA COMMOSSA GERARDO BIANCO. L’ Amministrazione Comunale di Sant’Angelo dei Lombardi ricorda commossa Gerardo Bianco. Persona di rara intelligenza, cultura e lucidità. Protagonista della Storia politica italiana e Provinciale di altissimo profilo che ha dato lustro al Parlamento italiano ed europeo, ministro, fondatore e segretario del Partito Popolare, Presidente della Treccani. Fedele ai valori del Cattolicesimo Democratico, la sua vita è stata una testimonianza di questi valori e una rappresentazione degli interessi generali senza mai cadere nel particolare. Esempio nitido per le giovani generazioni lascia un vuoto incolmabile umano, culturale e politico. Alla famiglia, alla moglie Tina, ai figli sentite condoglianze.

ANGELO ANTONIO D’AGOSTINO: LO RICORDEREREMO UOMO LIBERO. «Con la scomparsa di Gerardo Bianco il Paese perde uno dei politici che più di altri si è distinto per spessore culturale, onestà e concreta capacità di rappresentare le istanze dei cittadini in Parlamento e al Governo. E’ stato al servizio delle istituzioni, conservando quel tratto di umanità e bontà che lo ha sempre contraddistinto. Lo ricordereremo per il suo essere stato un uomo libero, capace di essere in maniera autentica un vero protagonista della vita politica italiana». Così in una nota l’on. Angelo Antonio D’Agostino.

GAMBARDELLA: GERARDO BIANCO, POLITICO E INTELLETTUALE CHE HA ONORATO L’IRPINIA E IL MEZZOGIORNO. «Gerardo Bianco è stato un protagonista della vita politica italiana, sempre molto attento al Mezzogiorno e alla sua Irpinia. Con lui scompare un intellettuale di grande valore, fedele a quell’umanesimo cristiano che ha caratterizzato la sua attività nelle istituzioni e il suo impegno civile. Alla famiglia e ai suoi amici il mio personale cordoglio e quello del Segretario nazionale di Più Europa, on. Benedetto Della Vedova». Lo scrive Bruno Gambardella. Segreteria nazionale Più Europa.

Il Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, in una suggestiva immagine pubblicata sul portale storico della Camera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI