Il Sindaco di Aquilonia Giancarlo De Vito è il nuovo presidente della Città dell’Alta Irpinia, come viene definito l’organismo decisionale dell’Area Pilota Alta Irpinia, istituita nel 2014.

È stato eletto a Calitri, presso la sede della Comunità Montana, ottenendo 23 voti favorevoli su 25 Comuni associati. Si è astenuto Conza della Campania, mentre non era presente ai lavori Nusco. Giancarlo De Vito è un imprenditore prestato alla politica, al secondo mandato amministrativo alla guida del Comune di Aquilonia. Succede al fondatore dell’Area Pilota, Ciriaco De Mita, che ha accompagnato fin dai primi passi il progetto, dalla Delibera Regionale 600/2014 che ha delineato le Aree Pilota in Campania, al primo protocollo con il Governatore Stefano Caldoro nel 2014. De Mita lo ha condotto poi ininterrottamente dal 2015 operando con il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, stabilendo un serrato confronto istituzionale, che ha portato al finanziamento di parte della strategia locale e alla progettazione di due aziende, in ambito forestale e della zootecnia. Il nuovo presidente sarà coadiuvato da un Comitato Direttivo. Ne fanno parte i rappresentanti dei Comuni di Lacedonia, Andretta, Senerchia, Torella dei Lombardi, Castelfranci e Rocca San Felice.
CITTÀ DELL’ALTA IRPINIA, AREA PILOTA. Il protocollo dell’Area Pilota Alta Irpinia è stato sottoscritto da 25 comuni: Bagnoli Irpino, Calabritto, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci, Montella, Nusco, Senerchia (del Sistema Territoriale di Sviluppo Terminio Cervialto), Andretta, Aquilonia, Bisaccia, Cairano, Calitri, Conza della Campania, Guardia Lombardi, Lacedonia, Lioni, Monteverde, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Teora, Torella dei Lombardi, Villamaina (del Sistema Territoriale di Sviluppo Alta Irpinia). Con il protocollo è stato costituito un organismo decisionale, denominato “Città dell’Alta Irpinia”, a cui è affidata la rappresentanza unitaria dell’area progettuale nei confronti della Regione Campania e del Comitato Nazionale per le Aree Interne. L’organismo ha per obiettivi il rafforzamento della concertazione territoriale, mediante il coinvolgimento di tutti i partner locali e l’adeguamento dell’azione e dell’organizzazione amministrativa dei comuni verso più avanzati standard di funzionalità. Gli ambiti di intervento dei servizi in forma associata sono l’istruzione, la sanità e il servizio socio-assistenziale, i trasporti, le infrastrutture digitali, il ciclo integrato dei rifiuti. Il protocollo, per la cui attuazione sono previste risorse regionali da fondi comunitari e statali ha una durata di 15 anni ed è aperto a successive adesioni di altri comuni. Lo strumento per inquadrare l’attuazione della Strategia d’area e per assumere impegni puntuali (nella descrizione progettuale, nel funzionamento e nelle scadenze) fra Regioni, Centro, Enti locali, è l’Accordo di Programma Quadro (APQ). La Giunta Regionale con la Delibera Regionale 600/2014 ha assunto le prime determinazioni per una declinazione regionale della Strategia Nazionale. Nel link, lo stato di attuazione del Progetto Pilota dell’Alta Irpinia e delle altre aree interne campane, aggiornato al dicembre 2019, cioè prima dell’emergenza provocata dalla Sars-Cov-2, il Covid-19.
Progetto pilota: report
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