Sinistra Italiana, Montefusco: noi con Buonopane, fuori Iv

Il Coordinatore provinciale dice no «al modello Manfredi per l'Irpinia», spiegando che Italia Viva non è parte del campo progressista

Sinistra Italiana non ritiene praticabile allargare il Centrosinistra a Italia Viva. Il Coordinatore provinciale Roberto Montefusco dice no «al modello Manfredi per l’Irpinia», spiegando che Italia Viva non è parte del campo progressista. Ecco la diochiarazione.


No al modello Manfredi per l’Irpinia. Italia Viva non è parte del campo progressista

di Roberto Montefusco | Coordinatore provinciale Sinistra Italiana

Roberto Montefusco, Coordinatore provinciale di Sinistra Italiana

No al modello Manfredi per l’Irpinia. Italia Viva non è parte del campo progressista. Nell’ambito del dibattito, in verità non esattamente appassionante, in corso in questi giorni all’interno del Pd irpino, si sprecano richiami a formule evocative di alleanze e di possibili coalizioni. In particolare il consigliere regionale Livio Petitto ed il parlamentare Umberto Del Basso De Caro hanno teorizzato, anche per l’Irpinia, la necessità di ispirarsi al “modello Manfredi”, ovvero allo schema di coalizione che ha eletto l’attuale sindaco di Napoli. Naturalmente, è noto che dentro quel campo di forze era ed è collocata anche Italia Viva, soggetto politico che nazionalmente sembra assai distante dalla volontà di essere parte della costruzione di un’area progressista, e che localmente ha appena promosso, per la Provincia di Avellino, una coalizione alternativa a quella del centro-sinistra, con una chiara trazione a destra. Ci sono sia fattori generali che fattori locali ad affermare con chiarezza come Italia Viva non possa essere parte di quell’area di innovazione politica, cambiamento di cui ha bisogno anche l’Irpinia. La traccia di lavoro che ha ispirato la candidatura di Rino Buonopane per la Provincia di Avellino e il confronto tra le forze che lo hanno sostenuto è una base di partenza positiva che va ripresa. Rendendo ancora più definito il riferimento al campo politico che ha ispirato il secondo Governo Conte, e soprattutto dando continuità alla discussione pubblica sui temi e sull’agenda politica della nostra provincia, come sta provando a fare l’esperienza di Laboratorio Irpinia: lavoro, ambiente, politiche sociali e di sostegno alla fasce deboli, gestione del servizio idrico e del ciclo dei rifiuti.
Consapevoli che perimetro politico e contenuti non sono elementi divisibili, e che di questo bisognerà presto tornare a discutere.


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