Dopo l’esito dello screening sul coronavirus ad Ariano con test sierologici ora si passa ai tamponi. Saranno effettuati a domicilio per quel 5% della popolazione arianese risultata positiva agli anticorpi del coronavirus. Sono poco meno di 700 i cittadini che riceveranno a casa il medico per il tampone naso faringeo nella giornata di oggi, 26 maggio. Lo hanno resto noto l’ASL di Avellino e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. Nella giornata di ieri sono stati contattati i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta i cui pazienti sono stati sottoposti al test sierologico. Ai medici il compito di comunicare ai loro assistiti i risultati del test e, in caso di esito positivo, le modalità di effettuazione del tampone nasofaringeo.
«I soggetti che, dal test sierologico effettuato nell’ambito del Piano di Screening regionale, risultano avere avuto contatto con il virus, infatti, verranno sottoposti nella giornata di oggi a tampone nasofaringeo a domicilio, dal personale sanitario dell’Asl di Avellino e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. Si deve verificare l’eventuale positività da COVID 19. Successivamente, «i risultati dei tamponi verranno comunicati al soggetto interessato «in caso di esito positivo dal Servizio di Epidemiologia e Prevenzione dell’Asl di Avellino, incaricato di effettuare l’indagine epidemiologica sul caso positivo al COVID 19, e dal medico di base incaricato della sorveglianza sanitaria» mentre «con esito negativo, spetterà al proprio medico o pediatra di base, su comunicazione del Distretto Sanitario di Ariano Irpino».
L’ESITO DELLO SCREENING UFFICIALIZZATO SABATO SCORSO. Gli esami sierologici effettuati la scorsa settimana ad Ariano Irpino su 13.444 cittadini hanno stabilito che il 5% della popolazione possiede gli anticorpi del coronavirus. Il dato comporta che nel 95 per cento dei casi i cittadini sono esenti dall’infezione, mentre per 700 persone dovrà essere accertata l’eventuale presenza del Covid-19 con tamponi naso faringei. è quanto in sintesi è stato annunciato dal Direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Antonio Limone, nel corso di una videoconferenza stampa tenuta in mattinata.
Lo screening su coronavirus ad Ariano ha l’obiettivo di ridurre l’incidenza del rischio di nuovi contagi derivati dai focolai attivi durante la Fase 1. Nella ex zona rossa, la città con il maggior indice di positività in proporzione al numero degli abitanti, si arriverà per la prima volta ad avere il controllo sulla intera filiera del contagio. Il Piano di Screening Sierologico è stato coordinato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno in collaborazione con: ASL di Avellino, Azienda Ospedaliera dei Colli; Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Federico II. Lo screening ha beneficiato del supporto logistico organizzativo del Comune di Ariano Irpino, della Protezione Civile Regionale e delle associazioni di volontariato del territorio. Per la Regione Campania «rappresenta un progetto sperimentale di elevato valore scientifico con importanti ricadute sulla tutela della salute», ha spiegato il Direttore dell’Istituto di Portici, Vito Limone, presentando i risultati sabato scorso.
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