Sequestrati 800mila euro a una lavanderia industriale

INDAGINE SCATURITA DA VERIFICHE NEL 2016 DELLA GDF DI ARIANO IRPINO. Nel mirino una compravendita di beni tra due società ritenute collegate. Eseguito dalla Guardia di Finanza di Avellino un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal Gip presso il Tribunale di Benevento

La sede dela Procura della Repubblica di Benevento

Sequestrati 800mila euro a una lavanderia industriale per ristoranti, a seguito di articolate indagini, coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento ed eseguite dai finanzieri del Comando Provinciale di Avellino. Eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal Gip presso il Tribunale di Benevento, per un importo di € 819.198,00 nei confronti di una S.r.l. operante nel settore delle lavanderie industriali. L’operazione è scattata a seguito di articolate indagini, scaturite da una verifica fiscale eseguita nel 2016 dalla Compagnia di Ariano Irpino.

Un’auto della Guardia di Finanza

SEQUESTRATI 800MILA EURO A UNA LAVANDERIA, NEL MIRINO DELL’INDAGINE UNA COMPRAVENDITA GIUDICATA FITTIZIA. L’azienda è una lavanderia industriale, che essenzialmente fornisce di tovagliame vario a numerosi ristoranti, con servizio di ritiro/lavaggio/consegna. La norma vigente (D.M. 31 dicembre 1988) prevede che tali beni vengano ammortizzati annualmente con l’aliquota del 40%. Pertanto, dopo tre anni, dovrebbero risultare completamente ammortizzati e inservibili. Ciò nonostante, secondo quanto fa sapere la Procura di Benevento, «la lavanderia, ha ceduto per alcuni milioni di euro l’intero tovagliame, acquistato più di tre anni prima, ad una s.r.l. riconducibile alla medesima compagnia familiare, subentratale in toto nelle attività d’impresa». Quest’ultima, di conseguenza, con l’acquisto di tali beni strumentali, ha ottenuto un ingente credito d’imposta, mentre la lavanderia cedente, pur avendo ottenuto dall’operazione una plusvalenza e quindi un debito d’imposta, non ha versato la dovuta I.V.A. Tali operazioni venivano pertanto considerate “operazioni inesistenti” nell’alveo della normativa penal-tributaria, di cui all’ art. 2 del D.Lgs. 10 marzo 2000 nr. 74 (dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture commerciali riconducibili ad operazioni inesistenti), trattandosi di un evidente caso di “sovra – fatturazione”.

Il Procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro

SOTTO INDAGINE ANCHE LA NUOVA SRL PER INADEMPIENZE DEGLI OBBLIGHI TRIBUTARI E FATTURE INESISTENTI. Anche la verifica fiscale condotta anche nei confronti della neo istituita s.r.l. ha fatto emergere quindi gravi inadempienze agli obblighi tributari, nonché violazioni penalmente rilevanti, anche in relazione all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. La somma delle imposte complessivamente evase dal 2014 al 2016, pari ad € 819.198,00 corrisponde al valore dell’importo oggetto del provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca “per equivalente”. Al termine delle operazioni, sono state sottoposte a sequestro le disponibilità finanziarie rinvenute sui conti correnti intestati alla società ed al suo rappresentante legale pro tempore, quote di partecipazione societarie, nonché numerosi autoveicoli commerciali e beni strumentali vari.

LA PROCURA: EFFICACE LA SINERGIA CON LA GUARDIA DI FINANZA DI AVELLINO. «L’attività di servizio nello specifico comparto, conferma ancora una volta l’efficacia della sinergica collaborazione tra la Procura di Benevento ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, e testimonia l’attenzione delle Autorità verso fenomeni illeciti anche nel comprensorio di piccoli centri urbani, a tutela degli interessi economici della collettività, che sottraggono consistenti risorse allo Stato», commenta nella nota la Procura della Repubblica di Benevento.

 

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