«Cantieri chiusi ad Avellino e in Irpinia, cancellati 5000 posti di lavoro», da oggi scatta la mobilitazione a oltranza. L’annunciano i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil che oggi, 15 novembre, sarannk con Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, davanti alla Prefettura di Avellino e in altre cento città italiane. Manifesteranno per rivendicare il rilancio del settore strategico Costruzioni, chiedendo al governo e alla filiera istituzionale regionale e locale di sburocratizzare, investire, programmare, chiudendo i ponti con le incertezze del passato. Servono politiche espansive per territori che richiedono infrastrutture per la mobilità, opere di risanamento idrogeologico e interventi di ammodernamento energetico.

Un cantiere della viabilità

SALDO ROSSO AD AVELLINO. Ma la marcia che i sindacati promuovono ad Avellino serve a presentare il conto anche alle istituzioni locali di Avellino, dal Comune capoluogo alla Provincia, passando per la Regione Campania. Nell’ultimo decennio qui sono stati persi 5000 posti di lavoro, che in termini di imprese si traduce in oltre 600 aziende cessate. Servono garanzie sulle ricadute locali dei grandi cantieri infrastrutturali annunciati, a cominciare da quelli ferroviari in Valle Ufita. Ma vanno sbloccate anche molte opere ferme. I sindacati segnalano i dossier che fino ad oggi sono rimasti nel cassetto. Con la SSV Lioni Grottaminarda, e l’Alta capacità ferroviaria, la cui prima pietra sarà posata il 29 novembre, c’è un elenco di obiettivi rimasti sulla carta. Ad Avellino si annuncia per domani un presidio davanti la Prefettura di Avellino dalle ore 10. Ecco i temi di carattere locali al centro della manifestazione.

La Prefettura di Avellino

«CAMBIARE PASSO IN IRPINIA: METTERE IN SICUREZZA IL PATRIMONIO RESIDENZIALE E PRODUTTIVO, PREVENIRE IL DISSESTO IDROGEOLOGICO».  Il primo capitolo segnalato da Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil riguarda la sistemazione del territorio. Oltre al risanamento del suolo, esposto alle insidie ai rischi idrogeologici, c’è il patrimonio edilizio abitativo e produttivo nelle aree urbane e rurali, a cominciare dalla scuole. Si segnala e si ricorda la vulnerabilità sismica di gran parte dei fabbricati in una zona indicate tra le maggiormente esposte al rischio di terremoti in Italia.

La strada fuori terra proveniente dal Tunnel di piazza Garibaldi durante la prima fase dei lavori

AVELLINO CAPOLUOGO, I DOSSIER MAI CONCLUSI. Alla città di Avellino è riservato molto spazio. Si richiede il completamento del Sottopasso di piazza Libertà, il Centro autistico di Valle, la sistemazione idraulica forestale del Torrente Fenestrelle, tema condiviso da Provincia di Avellino e Comune di Atripalda. Ancora, si sollecita il completamento della sostituzione edilizia popolare nel capoluogo e l’attivazione dopo 21 anni dalla presentazione del progetto del sistema di trasporto urbano ecosostenibile denominato impropriamente ‘metro leggera’.

La PIanodardine Paolisi

INDUSTRIA E INFRASTRUTTURE, MONITO ALLA PROVINCIA E ALLA REGIONE. Non mancano i capitoli infrastrutturali di interesse sovracomunale. In primis, si ricordano gli impegni su una strada storica mai completata e, in parte, non finanziata: il collegamento tra la zona industriale di Pianodardine con la Valle Caudina e il beneventano. Si aggiunge il completamento del Ponte di Parolise lungo la Ofantina bis SS7 Appia, asse di collegamento che per il sindacato va messo in sicurezza. In questo contesto, si ricorda la dimenticata questione della Novolegno e dei suoi 117 lavoratori in mobilità, in attesa di un investitore che non c’è. Questo caso viene indicato come emblematico di una situazione più complessiva che riguarda decine di altri casi. Di seguito il manifesto


«Cantieri chiusi, Avellino e in Irpinia in agonia», sindacati uniti: ora basta

LA MANIFESTAZIONE IN CONTEMPORANEA IN 100 CITTÀ ITALIANE. «Rilanciare il settore delle Costruzioni, cambiare passo» è l’ammonimento che domani il sindacato lancia unitariamente al governo nazionale e alle istituzioni locali su tutto il territorio nazionale. Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil manifesteranno domani 15 novembre in 100 piazze italiane, tra cui Avellino, per chiedere il rilancio del settore.


«Cantieri chiusi, Avellino e Irpinia in agonia», sindacati uniti: ora basta

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