Sanità della Campania fuori dal commissariamento. Sì dai ministeri

Analisi finale al tavolo interministeriale riunito ieri presso il Mef con esito positivo. Conti e Livelli Essenziali di Assistenza promossi, annuncia su Facebook il Governatore Vincenzo De Luca. Il 28 l'annuncio ufficiale nella Conferenza Stato Regioni e, a dicembre, la deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri. Dal primo gennaio 2020 poteri ordinari

Il Governatore Vincenzo De Luca, la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D'Amelio e la manager dell'Asl Avellino Maria Morgante Bisaccia, per inaugurare i nuovi reparti dell'ex ospedale Di Guglielmo (repertorio)

La Sanità della Campania esce dal commissariamento dopo dodici anni. I tavoli tecnici ministeriali hanno certificato i risultati conseguiti dalla Regione sotto la gestione commissariale di Vincenzo De Luca, che in serata ha annunciato con un post su Facebook la svolta. La Sanità della Campania è stata promossa nell’ultimo decisivo esame sia sotto il profilo finanziario che sui Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza. Sarà la Conferenza Stato Regioni a recepire ufficialmente l’esito, che poi il Consiglio dei Ministri ratificherà a dicembre. Secondo quanto riferito da Vincenzo De Luca su Facebook, la Sanità della Campania con i poteri ordinari porta a casa dal primo gennaio oltre mezzo miliardo di euro da investire.


Il videomessaggio del Governatore Vincenzo De Luca su Facebook rilanciato dal suo profilo Twitter il 2 ottobre

DE LUCA: SVOLTA STORICA AL MEF PER LA SANITÀ DELLA CAMPANIA. È stato proprio il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha rendere nota con un post diffuso intorno alle ore 22 di ieri sera, 13 novembre, l’esito dell’esame “al Ministero dell’Economia di via XX Settembre a Roma, congiuntamente con i rappresentanti del Mef e del Ministero della Salute”, dove si è svolta la riunione del tavolo tecnico di verifica degli adempimenti necessari alla fuoriuscita dal Commissariamento della  Regione Campania», si legge nel post. «Il tavolo tecnico ha verificato sia gli adempimenti di carattere finanziario, sia quelli relativi ai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Su entrambi, i Ministeri hanno espresso parere favorevole», scrive De Luca. Ora,  «tale parere sarà formalmente rassegnato alla Regione la prossima settimana. Era un passaggio indispensabile per poter sottoporre al Consiglio dei Ministri la richiesta di conclusione del commissariamento. Tale passaggio sarà formalizzato nella Conferenza Stato-Regioni programmata per il 28 di questo mese che acquisirà formalmente i pareri tecnici positivi». Inoltre, «nel corso della riunione sono state anche sbloccate le premialità 2016 e 2017 per complessivi 600 milioni di euro a favore della Campania». Questi fondi vanno ad aggiungersi al miliardo assegnato al Piano di Edilizia Sanitaria, che le aziende ospedaliere e sanitarie sono pronte a impiegare nei progetti oggi ancora nei cassetti, pronti per essere cantierati.


Sanità della Campania fuori dal commissariamento. L’annuncio in un post su Facebook fatto dal Governatore Vincenzo De Luca, al termine della riunione ai tavoli tecnici ministeriali di Economia e Salute presso il Mef

DE LUCA ERA PARSO OTTIMISTA NEGLI ULTIMI GIORNI. Le premesse per un buon esito finale si erano palesate negli ultimi giorni che hanno preceduto l’ultimo tavolo a Roma. La Sanità della Campania sembrava avviata alla fine del commissariamento dopo dodici anni. Entro domani la Giunta Regionale delibererà la richiesta ufficiale di uscita dal regime commissariale e il ritorno dei poteri ordinari. Da quel momento la istanza sarà all’esame del Consiglio dei Ministri, che però attenderà il passaggio nella Conferenza Stato Regioni prima di deliberare. Il Governatore Vincenzo De Luca aveva lasciato intendere che i giochi erano ormai fatti, intervenendo al consueto appuntamento settimanale su Lira Tv. Al tavolo tecnico il governo di Palazzo Santa Lucia aveva depositato le ultime attestazioni e documentazioni richieste dai tecnici ministeriali sulla valutazione dettagliata per prestazioni e assistenza, una fotografia analitica della Sanità della Campania e della sua performance, in sostanza. Il clima della vigilia era stato, quindi, improntato ad un moderato ottimismo, anche se non privo di una comprensibile apprensione. “Sarà un miracolo di efficienza e organizzazione”, aveva affermato su Lira Tv, “in coerenza con l’obiettivo principale che ci eravamo dati per la tutela dei pazienti e per la dignità dei campani”.

SI CHIUDE UN’ERA APERTA NEL 2007. Da oltre 12 anni la Campania è costretta a trattare con Roma sul proprio bilancio, che in larga parte è rappresentato dalla spesa sanitaria. Sul terreno più delicato per l’impatto sociale che ha l’organizzazione del servizio sanitario, gli ultimi due governi eletti direttamente dai cittadini hanno dovuto agire sotto tutela dei ministeri vigilanti, Economia e Salute. Ma soprattutto, in questo lungo periodo i cittadini nelle cinque province sono stati sottoposti a maggiori oneri rispetto a tanti altri connazionali per ottenere servizi limitati fino al 2016 dai tagli lineari imposti.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad Avellino, in visita presso il Conservatorio Cimarosa

PIANO DI USCITA DAL COMMISSARIAMENTO PRONTO PER L’INVIO AL PREMIER CONTE. Il Piano di uscita dal commissariamento, sarà inoltrato al Presidente del Consiglio dei Ministri per il passo conseguente. Sarà infatti il Governo, su proposta dei Ministeri vigilanti, Economia e Salute, a stabilire il destino della Campania. A Palazzo Chigi nel luglio scorso il Premier Giuseppe Conte, allora alla guida di una maggioranza con M5s e Lega, ebbe modo di apprendere la situazione della Campania direttamente dal Presidente della Giunta regionale, in un colloquio che De Luca definì cordiale e positivo. Il Ministro dell’attuale Governo, Roberto Speranza, ha mostrato fin dall’inizio una certa apertura verso la Campania, rinviando però ai tavoli tecnici l’esito finale. “C’è un rapporto molto corretto sul piano istituzionale con la Regione Campania, ci sono stati passi avanti negli ultimi mesi e contiamo di continuare su questa strada, di provare ad accelerare ancora di più questo percorso di rientro”, aveva affermato il Ministro Roberto Speranza a Napoli alcune settimane fa, intervenendo ad un convegno promoso dall’Ordine dei Medici. “Mi pare che i risultati degli ultimi mesi siano confortanti, l’auspicio è che tutto possa presto risolversi in maniera positiva”, aveva concluso il ministro.

Edilizia sanitaria in Campania, sbloccato un miliardo dalla Regione. De Luca: svolta dopo 18 anni

UNA SVOLTA ATTESA DA 12 ANNI. Cittadini, famiglie di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, imprese e operatori, attendono da tempo la svolta dal Governo. Per un tempo inaccettabile (e costituzionalmente discutibile, come ha sottolineato un pronunciamento della Consulta un anno fa) sono stati costretti a subìre costi insostenibili per avere le cure, ricevendo in cambio un servizio indebolito, in particolare tra il 2008 e il 2015, a causa della mancanza di investimenti, della riduzione del personale e dei budget, dalla diagnostica alle prestazioni essenziali. Questo salasso è stato imposto ai quasi sei milioni di italiani che vivono in Campania nel periodo peggiore, negli anni della crisi economica e sociale più acuta del Mezzogiorno. La Sanità in questi territori è diventata per oltre un decennio fonte di preoccupazione per le centinaia di migliaia di campani espulsi dal ciclo produttivo privato, letteralmente crollato in molti settori dal secondario al terziario. Dal 2009 in poi un numero crescente di persone ha iniziato a non curarsi più, mentre i miliardi per ripianare il debito sanitario campano lo hanno pagato i campani, non i contribuenti italiani. Già penalizzati da un riparto nazionale che premia le regioni ricche e il lombardo veneto in particolare, i campani da dodici anni pagano il riequilibrio che non sono certo solo gli sprechi nella Sanità della Campania ad aver prodotto .


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