EGO International Group, l’export campano e i clienti oltre confine

L’istituzione della ZES irpina, da mesi al centro del dibattito sul futuro del territorio, potrebbe dare inizio a una rinascita economica della regione storica

EGO International Group, l’export campano e i clienti oltre confine

Con EGO International Group l’export campano guarda ai clienti oltre confine. L’istituzione della ZES irpina, da mesi al centro del dibattito sul futuro del territorio, potrebbe dare inizio a una rinascita economica della regione storica: questi gli auspici di chi segue gli sviluppi della programmazione della Zona Economica Speciale, un’iniziativa volta ad attrarre investimenti e migliorare infrastrutture, collegamenti logistici, e dunque le possibilità di crescita per le aziende del territorio. La proposta si inserisce in un contesto di idee e progetti ben più ampio, che abbraccia tutta la Campania e che vorrebbe riportare al centro del commercio nel Mediterraneo la Regione. Sia le recensioni degli esperti, sia le opinioni di molti imprenditori locali vedono infatti nell’export all’estero un’interessante opportunità. La vendita di prodotti campani oltre confine è vista con favore anche dalle agenzie impegnate in prima persona nel settore: lo confermano le recensioni di EGO International (www.egointernational.it), compagnia di consulenza situata a Rimini ma attiva in tutto il mondo, che esprimono opinioni positive nei confronti delle PMI più intraprendenti che decidono di mettersi in gioco nell’arena del mercato globale. Nel quadro complessivo del Mezzogiorno, la Campania gioca infatti un ruolo centrale: il peso demografico della regione e il suo tessuto imprenditoriale ne fanno da sempre la prima esportatrice tra le regioni meridionali. Un dato confermato da EGO International, e avvalorato dal recente trend di crescita positivo.

I settori più promettenti: le opinioni di EGO International

Secondo le opinioni di EGO International, manifatturiero e agroalimentare ricoprono oggi una fetta importante dell’export complessivo campano, grazie a un’offerta di qualità capace di conquistare i clienti stranieri. Per quanto riguarda la manifattura, l’Irpinia si distingue con una serie di industrie piuttosto competitive: stando alle recensioni e ai dati, la metalmeccanica occupa circa la metà delle esportazioni complessive, grazie anche alla produzione di mezzi di trasporto. Se si volge lo sguardo all’agroalimentare, invece, è chiaro come l’intera offerta regionale possa vantare prodotti altamente caratteristici, dalle grandi potenzialità sui mercati internazionali. Dai classici alimenti della tradizione campana, oggi conosciuti in tutto il mondo, fino ai vini DOC che possono cavalcare il trend positivo che ha investito l’intero comparto enologico italiano, l’offerta è estremamente vasta. EGO International cita per esempio la mela, prodotto sempre molto apprezzato dai clienti oltre confine: la Campania è la prima regione meridionale per quanto riguarda la produzione di questo frutto.

Recensioni di EGO International: Dove si trovano i clienti del Made in Campania?

I partner commerciali più importanti per la Regione sono sicuramente le grandi nazioni europee: Francia, Germania e Regno Unito. EGO International indica poi Svizzera e Stati Uniti tra le principali mete extra-UE dei prodotti Made in Campania, segnalando inoltre alcune destinazioni potenzialmente interessanti: la Corea, il Giappone, gli Emirati Arabi e il Messico. È certamente importante capire che ogni mercato offre possibilità diverse a settori e imprese differenti: nel processo di internazionalizzazione, le imprese devono dunque scegliere con cura e attenzione il mercato d’interesse, approntando una strategia adeguata per competere con successo, all’occorrenza anche utilizzando moderni canali di promozione come Facebook e i social media. Le recensioni e le opinioni degli esperti sono comunque concordi: l’export resta una carta interessante per l’economia campana e irpina, una via di sviluppo che potrebbe portare con sé benessere e miglioramento economico a tutto il territorio regionale.

 

 

 

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