Replica alla visita del Ministro Grillo ad Avellino del Governatore De Luca: «Fuori i Cinque Stelle dagli Ospedali». Così in un tweet, il Presidente della Giunta Regionale della Campania ha risposto pochi minuti dopo la conferenza stampa del Ministro Giulia Grillo nel capoluogo irpino. Con un tweet corredato dalle immagini, che hanno immortalato il giro del Ministro della Salute con parlamentari Cinque Stelle tra i reparti dell’Azienda San Giuseppe Moscati, De Luca ha espresso tutta la propria indignazione non entrando nel merito delle dichiarazioni rese dalla Grillo, ma stigmatizzando l’episodio.
«Abbiamo sentito in questi giorni i Cinque Stelle lanciare un annuncio in Italia: ‘Fuori i partiti dalla sanità’. Siamo completamente d’accordo; fuori i partiti dalla sanità e dagli ospedali», ha premesso. «È accaduto questa mattina che i Cinque Stelle siano andati a fare campagna elettorale niente meno che nel Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino con tutta una ‘corte di miracoli’: bene, fuori i Cinque Stelle dagli ospedali, fuori i Cinque Stelle dalla Sanità», ha concluso.
L’intervento di De Luca ha seguito le esternazioni del Ministro, che in una conferenza stampa ad Avellino aveva annunciato di rinunciare a chiedere il commissariamento della Regione Campania, dopo i ripetuti tentativi andati a vuoto. «Il presidente della Regione Campania non fa altro che insultarmi dalla mattina alla sera, in maniera e con modalità sessiste», aveva dichiarato, ripresa dalle agenzie nazionali. «Continuerò a fare il mio dovere, come ho fatto sempre, lasciando De Luca ai suoi monologhi», aveva aggiunto, avvertendo: «Non solleciterò il Mef per far uscire la Campania dal commissariamento. È una decisione tecnica».
In precedenza, nei giorni scorsi, lo scontro tra De Luca e i Cinque Stelle non aveva riguardato il Ministro, bensì il Vice Premier, Luigi Di Maio, a proposito delle nomine nelle aziende sanitarie e ospedaliere, che un emendamento al cosiddetto Decreto Calabria sottrarrebbe alle Regioni a beneficio di una commissione tecnica centralizzata. Si tratta di una scelta bollata dal Governatore della Campania come estemporanea e impraticabile.
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